L'inedito compound messo a punto dalla statunitense RTP per aumentare resistenza meccanica e termica del biopolimero.
16 giugno 2011 06:29
Non è biodegradabile, ma è senz'altro una delle bioplastiche più resistenti disponibili sul mercato. Parliamo del composito a base di acido polilattico (PLA) e fibra di vetro messo a punto dal compoundatore statunitense RTP Company con l'obiettivo di fornire al mercato un materiale bio-based caratterizzato da elevata resistenza meccanica e termica per beni durevoli e semidurevoli. Potenziali applicazioni sono componenti per elettrodomestici, automobili, beni di consumo, dispositivi elettrici ed elettronici.
I benefici ambientali derivano dall'impiego di materie prime rinnovabili nella sintesi del PLA, rispetto alle tradizionali matrici termoplastiche di origine fossile, in termini di minori emissioni di CO2 nell'arco dell'intero ciclo di vita del prodotto.
La società è in grado di fornire il compound in diverse colorazioni e con un tenore di rinforzo tra il 10% e il 40% in funzione delle specifiche esigenze applicative. Sul suo sito internet, la società presenta una comparazione (che riportiamo nella tabella seguente) tra le principali caratteristiche meccaniche del biopolimero con il 30% fibra vetro rispetto al PLA naturale e a due termoplastiche rinforzate sempre al 30%.
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