Nel 2010 vendite cresciute del 26% con un +38% per plastiche e poliuretani.
24 febbraio 2011 10:25
Il gruppo chimico tedesco BASF ha chiuso l'esercizio 2010 con vendite per 63,9 miliardi di euro e un Ebit di 8,1 miliardi, in crescita rispettivamente del 26% e del 68% rispetto all'anno precedente. La crescita è frutto di incrementi nei volumi (+11,3%), prezzi (+7,7%), oltre che per gli effetti valutari (+4,7%) e le variazioni di portafoglio (+2,3%).
Forte crescita e qualche shortage. La chimica di base ha guidato la ripresa, mettendo a punto un incremento delle vendite del 51% a 11,3 miliardi di euro, dinamica che in alcuni casi ha portato a fenomeni di shortage, come ha ricordato il CEO di BASF Jürgen Hambrecht nel corso della conferenza di presentazione dei risultati agli analisti finanziari. Sul fronte dei margini, il gruppo è riuscito a passare a valle i crescenti costi delle materie prime.
Bene plastiche e poliuretani. Alla buona performance di bilancio hanno contribuito anche le materie plastiche, il cui giro d'affari ha toccato l'anno scorso 9,83 miliardi di euro, contro i 7,12 miliardi del 2009. L'incremento del 38% messo è frutto sia di una crescita dei volumi, +22%, che dei prezzi (+10%), oltre che per gli effetti valutari (+6%). Il 45% del fatturato del segmento Plastica viene dalle specialità polimeriche, che sono cresciute del 46%, mentre la restante quota è imputabile alle vendite di poliuretani, che hanno chiuso l'anno in crescita del 32%, con prezzi sostanzialmente stabili. L'Ebit delle attività nelle plastiche è stato pari a 1.270 milioni, contro i 554 dell'esercizio precedente. Tra i settori finali delle plastiche, BASF segnala la veloce ripresa, in parte inattesa, del settore auto.
A due cifre ovunque. A livello aggregato, tutti i principali mercati hanno mostrato una crescita a due cifre, anche se con diverse velocità: bene Nord America (+41%) ed Europa (+16%), boom per l'Asia (+46%, a 11,6 miliardi di euro), con la Cina che - come ha commentato Hambrecht - ha messo il turbo alla crescita. In aumento anche le vendite in Sud America, Africa e Medio Oriente (+35%).
Nel corso dell'anno, il perimetro di attività del gruppo ha visto l'integrazione delle attività Ciba e l'acquisizione di Cognis, mentre sul fronte delle resine stireniche procede l'iter verso la creazione della joint-venture Styrolution con Ineos.
Bonus per i dipendenti e nuove assunzioni. La società ha anche destinato un fondo di 50 milioni di euro per i propri dipendenti, come premio per come è stata gestita la crisi negli ultimi due anni, oltre al bonus già previsto. Sul fronte occupazionale, viene anche indicato un incremento, nel corso di quest'anno, del numero di addetti, che dovrebbero salire di quasi 2.900 unità. Nuovi posti di lavoro soprattutto in Asia, dove sono destinati i principali investimenti del gruppo, ma non solo: in Germania sono previste 800 assunzioni, 500 solo nel sito di Ludwigshafen.
Outlook 2011. IL CEO di BASF Jürgen Hambrecht è ottimista sull'andamento del gruppo nel 2011, nonostante qualche preoccupazione sul fronte della Libia, dove risiedono i 450 dipendenti della joint-ventures nel segmento oil&gas. Tra le criticità rilevate dal CEO anche la volatilità dei mercati, superiore al periodo pre-crisi, che rende difficile fare previsioni sul futuro; la società continuerà comunque a ridurre i propri costi, aumentando efficienza e flessibilità.
Quella di oggi è stata l'ultima conferenza finanziaria di Hambrecht, che alla prossima assemblea degli azionisti, il 6 maggio 2011, lascerà la guida del gruppo a Kurt Bock, attuale Chief Financial Officer.
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