Il biopolimero di BASF utilizzato nella produzione di bioshopper.
1 febbraio 2011 10:25
Fermato nei mesi scorsi per eseguire lavori di ampliamento, l'impianto Ecoflex di BASF torna in marcia a Ludwigshafen con una capacità di 74mila tonnellate annue, sessantamila in più rispetto alla produzione originaria.
Più compound Ecovio. Allo stesso tempo, il gruppo chimico tedesco ha ampliato la produzione di Ecovio, un compound basato sullo stesso Ecoflex, ma contenente fino al 75% di materie prime rinnovabili, destinato alla produzione di film per imballaggio e pacciamatura, sacchi per i rifiuti organici e sacchetti per la spesa biodegradabili.
Fondamentale per i bioshopper. Il riavvio dell'impianto tedesco e l'aumento delle capacità produttive rivestono particolare importanza per l'Italia, poiché Ecoflex è ampiamente utilizzato per migliorare le prestazioni meccaniche dei sacchetti in biopolimero, la cui domanda nel nostro paese ha avuto un boom nelle ultime settimane a causa della messa al bando dei sacchetti in polietilene il 1° gennaio scorso. Proprio la carenza di questo polimero - un poliestere di origine petrolchimica, ma biodegradabile e compostabile secondo la norma UNI EN 13432 - aveva causato problemi di forniture ai produttori di bioshopper.
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