21 giugno 2022 07:38
La società lussemburghese OCSiAl aprirà l'anno prossimo a Belgrado, in Serbia, un nuovo impianto per la sintesi - con tecnologia proprietaria - di nanotubi di grafene destinati alla modifica di materie plastiche, elastomeri e materiali per batterie agli ioni di litio.
Una volta a regime avrà una capacità produttiva pari a 40mila tonnellate annue e sarà affiancato da linee per la produzione di una quarantina tra concentrati a base di nanotubi per applicazioni nei polimeri e dispersioni destinate a incrementare la densità energetica degli accumulatori. La società distribuisce i suoi prodotti con il marchio Tuball (nella foto).
OCSiAl sta anche portando avanti il progetto per la realizzazione di un impianto su scala commerciale, che dovrebbe entrare in funzione a Differdange, in Lussemburgo, nel 2025 (leggi articolo). Le nuove capacità, afferma il produttore, consolideranno la posizione di principale fornitore di nanotubi di grafene a livello globale, con una copertura del 97% del mercato.
Il nanotubo di grafene è una struttura di carbonio che può essere immaginata come un foglio dello spessore di un solo atomo, arrotolato in forma di tubo. Il materiale è tra i migliori conduttori elettrici conosciuti, ma si caratterizza anche per resistenza meccanica e leggerezza. É impiegato a livello industriale per modificare le proprietà di compound e mescole in termini di durabilità e conduttività termica ed elettrica, in particolare per applicazioni nei settori automotive (componenti e pneumatici), elettronico, oil & gas e dispositivi medicali.
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