2 luglio 2019 08:35
Il 2018 si è confermato ancora una volta una buon anno per i costruttori italiani di macchine e impianti per imballaggio, secondo i dati di consuntivo diffusi dall’associazione di settore, Ucima. Il giro d’affari ha infatti registrato un incremento del +9,4% - sfiorando così la doppia cifra - per un totale di 7,85 miliardi di euro. Un tasso di crescita nove volte superiore a quello del PIL italiano nello stesso periodo.
BENE IN ITALIA E ALL'ESTERO. Le vendite sul mercato nazionale sono state pari a 1,6 miliardi di euro, in crescita del +10,7% sull’anno precedente mentre quelle sui mercati esteri hanno superato i 6 miliardi di euro (6,2 miliardi) con un tasso di crescita del +9%.
L’Unione Europea si conferma la principale area di destinazione con il 38,1% del fatturato totale, in valore poco più di due miliardi di euro. Al secondo posto si posiziona l’Asia con 1.024 milioni di euro, pur in calo del -8% sul 2017, ed un’incidenza del 19% sul fatturato. A seguire il mercato nordamericano con vendite per 741,3 milioni di Euro (13,8% del totale), in crescita del 25% sull’anno precedente.
SETTORI DI DESTINAZIONE. Per quanto concerne i principali settori clienti, anche nel 2018 l’industria alimentare (food e beverage) si conferma al primo posto con il 55,3% del volume d’affari complessivo: il food assorbe il 29,2% (2.293 milioni di euro) del fatturato totale, con una propensione all’export del 72%, mentre il beverage si colloca al secondo posto, assorbendo il 26,1% del fatturato totale. Al terzo posto si colloca il raggruppamento “Altro” - che include macchine per il tabacco, tissue, ecc. – con acquisti per 1.584 milioni di euro (20,1% del totale) e, a seguire, il settore farmaceutico con 1.360 milioni di euro (17,3% del totale), realizzato per il 79% sui mercati internazionali e che ha fatto registrare gli incrementi maggiori. Chiudono la graduatoria i comparti chimico e cosmetico, con fatturato rispettivamente di 291 e 284 milioni di euro, e tra le minori percentuali di export, pari per entrambi al 75%.
CAUTO OTTIMISMO PER IL 2019. Le previsioni per l’anno in corso sono all’insegna della cautela, ma non pessimistiche come in altri comparti dei beni strumentali: “La battuta d’arresto registrata nei primi tre mesi dell’anno nella raccolta ordini ci fa essere molto prudenti nel far previsioni sull’anno in corso, anche in considerazione della volatilità in essere nei vari mercati e il continuo cambiamento delle condizioni geopolitiche in molti Paesi - afferma il Presidente di Ucima, Enrico Aureli (nella foto) -. Visto il miglioramento della raccolta ordini nel secondo trimestre, prevediamo però il mantenimento degli ottimi livelli di business raggiunti lo scorso anno o un lieve incremento”.
Primo per quota sull’export totale dei beni strumentali (24,4%), il comparto macchine automatiche per il confezionamento vanta nel nostro paese 631 aziende dislocate principalmente lungo l’asse della via Emilia, da Milano a Rimini, con distretti produttivi anche in Piemonte, Veneto, Toscana.
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