23 luglio 2018 07:42
Il Nucleo Antiabusivismo della Polizia Locale di Milano ha individuato e denunciato un distributore di sacchetti per la spesa fuori legge, un cittadino marocchino di 60 anni titolare di un’azienda che rifornisce di imballaggi per alimenti e per trasporto merci i principali mercati di Milano. All’interno di un magazzino a Seregno, in Brianza, sono stati scoperti un milione e mezzo di shopper non a norma per spessori o perché privi di elementi identificativi quali denominazione e sede del produttore, nonché loghi e idonee diciture attestanti il possesso dei requisiti di legge. Sono state sequestrate anche buste che riportavano false diciture sulla quantità di plastica riciclabile utilizzata nella realizzazione del prodotto.
CONTROLLI NEI MERCATI. La scoperta è partita da controlli svolti in mercato di Via Crema a Milano. Gli agenti, dopo aver assistito ad una vendita di alcuni scatoloni di sacchetti, sono intervenuti e hanno proceduto al controllo di un autocarro all’interno del quale sono stati rinvenuti migliaia di sacchetti non a norma.
Al termine dell’attività investigativa sono state denunciate per concorso in contraffazione e frode in commercio due persone, alle quali sono state anche contestate violazioni al Codice dell’Ambiente.
TUTELARE I COMMERCIANTI ONESTI. “Le leggi prevedono che i sacchetti riutilizzabili debbano avere un particolare spessore che ne permetta l’utilizzo protratto nel tempo, proprio per evitare che si trasformino in breve in rifiuti plastici – spiega il comandante della Polizia Locale Marco Ciacci –. Molti di questi erano ampiamente sotto quella soglia, per questo sono stati posti sotto sequestro”.
“Questi sacchetti di plastica e il loro smaltimento – aggiunge la vicesindaco Anna Scavuzzo – costituiscono un problema ambientale non di poco conto, su cui speculano e hanno ricavi illegittimi quanti non rispettano le normative. Togliere questa merce dal commercio è importante e va anche a tutela di tutti quegli esercenti onesti che, in buona fede, possono incorrere nell’acquisto di questo materiale contraffatto”.
COLPIRE I PRODUTTORI. Sulla base dei dati di Plastic Consult, Assobioplastiche - l’associazione della filiera delle plastiche biodegradabili e compostabili - stima che nel nostro paese vengano prodotte ogni anno 50.000 tonnellate di shopper fuori legge, per un valore complessivo che sfiora 400 milioni di euro, ossia quanto il fatturato di tutte le aziende del settore delle bioplastiche in Italia.
“Il mercato degli shopper per la spesa è popolato di individui e organizzazioni criminali i cui comportamenti possono avere effetti devastanti sull’ambiente e sull’ntero sistema economico italiano - commenta Marco Versari, presidente di Assobioplastiche -. Ora, come ha detto il Ministro Costa, dai distributori dei sacchetti illegali occorre risalire ai produttori per colpire l’intera filiera di questo malaffare che si arricchisce a spese dei commercianti onesti, sottraendo risorse economiche, posti di lavoro e sviluppo al nostro Paese”.
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