8 maggio 2018 09:00
Grandi novità saranno presentate a Plast 2018 dal costruttore milanese Negri Bossi, che si prepara a lanciare in fiera la nuova gamma NOVA, una piattaforma modulare di presse ad iniezione declinata in diverse forze di chiusura e azionamenti, da quello idraulico servoassistito al full-electric passando per l’ibrido.
Abbiamo chiesto a Tiziano Caprara (nella foto), direttore commerciale di Negri Bossi, di spiegarci la nuova gamma. “Non si tratta di un semplice restyling, ma di un progetto radicalmente nuovo che prende vita dal Concept X presentato al K2016. Dal 2020 il marchio NOVA identificherà tutte le macchine Negri Bossi nelle versioni con servoazionamento idraulico (NOVA S), in configurazione ibrida con gruppo di chiusura idraulico e iniezione elettrica (NOVA I), azionamento completamente elettrico (NOVA E) e presse a due piani di elevato tonnellaggio, le attuali Bi-Power, che saranno aggiornate a partire dal prossimo anno per poi essere ribattezzate NOVA B”.
“Stiamo iniziando un percorso che in due anni cambierà in modo modo significativo il nostro portafoglio - spiega Caprara -. Quando sono entrato in azienda, quattro anni fa, avevamo quattordici diversi modelli; oggi sono cinque, ma nel 2020 avremo una sola serie, NOVA, che potremo configurare con diversi tipi di azionamenti, unità di iniezione, accessori e periferiche in funzione delle specifiche esigenze dei clienti. Le serie NOVA S e I condivideranno anche i gruppi di chiusura, che progressivamente saranno estesi anche alla versione elettrica.
Quando vedremo le nuove macchine?
Il primo assaggio lo abbiamo dato alla NPE2018 di Orlando, dove stiamo presentando la pressa elettrica NOVA eT, rebranding della gamma ELE lanciata due anni fa a Düsseldorf e ulteriormente aggiornata. Queste macchine montano un nuovo gruppo di chiusura con doppia ginocchiera a 5 punti (Smart Flex 2) progettato per sfruttare in modo ottimale l’azionamento elettrico degli assi. La forza di chiusura oggi spazia da 50 a 350 tonnellate, ma entro la fine di quest’anno sarà introdotta anche una versione da 450 tonnellate che amplia verso l’alto il tonnellaggio.
Il piatto forte sarà però presentato al Plast 2018, in programma a fine maggio a Milano, dove esporremo tre modelli con azionamento completamente elettrico e sveleremo due macchine delle serie NOVA S e NOVA I, rispettivamente ad azionamento servoidraulico e ibrido, rinnovate anche nella livrea (una combinazione di diverse tonalità di grigio) e nel logo Negri Bossi.
Manterrete l’attuale gamma di tonnellaggi?
Inizieremo a proporre la serie NOVA, in versioni idrauliche e ibride, nella gamma media, ovvero con forza di chiusura di 700, 850 e 1.150 tonnellate, capacità di iniezione da 2010 a 6107 cm3 e classificazione Euromap di 4960, 7460 e 9750. L’obiettivo è di estendere la gamma prima verso il basso, nel corso del 2019, quindi verso l’alto per completare l’offerta nel 2020. Entro la fine di quest’anno prevediamo di introdurre in portafoglio anche una versione a due piani. Sarà una transazione graduale e, almeno nella prima fase, fino al completamento del programma, manterremo in listino sia i modelli Canbio ST (con servopompa) per coprire il segmento più basso di potenza, da 180 a 500 tonnellate di forza di chiusura, sia le le macchine della linea Vector.
Può fornirci qualche anticipazione sui contenuti tecnici?
I dettagli li sveleremo al Plast, ma qualcosa possiamo anticipare. Il gruppo di chiusura è stato progettato ex-novo e riprende quello mostrato al K2016, ovvero una nuova geometria della ginocchiera a 5 punti con estensione verso l’alto e verso il basso che permette ampi movimenti in pochissimo spazio. Tra le novità anche la lubrificazione automatica filtrata a circuito chiuso, un controllo idraulico che utilizza servo motori e pompe di ultima generazione e un’elevata modularità per assecondare tutte le esigenze dei nostri clienti. Abbiamo riprogettato anche il gruppo di iniezione, le cui prestazioni sono migliorate in modo significativo.
In ultimo, ma non per importanza, le presse NOVA saranno equipaggiate con il nuovo sistema di controllo Motus, dotato di schermo Multi Touch da 21,5’’ e interfaccia innovativa user friendly con navigazione a gesture, che semplifica la fase di set up della macchina.
Come saranno allestite le macchine per il Plast?
Le tre presse elettriche NOVA E, con forza di chiusura di 80, 180 e 280 tonnellate, saranno allestite con diversi stampi per esaltare le caratteristiche di versatilità, ripetibilità, precisione ed efficienza energetica. La pressa ibrida (NOVA I), con forza di chiusura di 850 tonnellate, sarà mostrata in versione per packaging, dotata di accumulatori e stampo dedicato.
Infine, la macchina servoidraulica NOVA S, con forza di chiusura da 700 tonnellate, stamperà un componente automotive alleggerito utilizzando una nuova tecnologia di schiumatura microcellulare sviluppata nei nostri laboratori. Battezzata FMC (Foam MicroCellular) prevede una centralina integrata direttamente nella pressa, che immette gas nel cilindro di plastificazione, attraverso la vite, senza bisogno di un’unità esterna. Si tratta di un processo brevettato, frutto di due anni di lavoro, già testato in applicazioni automotive, adatto anche per applicazione su presse di medio e alto tonnellaggio.
In Fiera dedicheremo un corner anche al progetto OpenPlast, partner tecnico di Negri Bossi: si tratta di una piattaforma software avanzata per la gestione dei reparti di stampaggio (MES), ottimizzata per il mercato italiano e rispondente ai criteri richiesti per accedere all’iper-ammortamento. Lo proporremo ai nostri clienti come soluzione per la digitalizzazione dei processi di stampaggio.
Come vanno gli affari?
Molto bene. L’anno scorso il fatturato è cresciuto del 12 percento; abbiamo costruito e consegnato 500 macchine, oltre al centinaio assemblate nel nostro stabilimento indiano per il solo mercato locale. In Italia abbiamo venduto 190 presse, ma siamo cresciuti in modo significativo in tutta Europa, soprattutto in Francia e Regno Unito, oltre che in Germania, dove siamo entrati nel cuore del settore automotive. Fuori dall’Europa abbiamo registrato buoni risultati in Messico e negli Stati Uniti, dove stiamo completando i lavori per la nuova sede americana, più ampia e moderna.
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