12 aprile 2018 11:14
BASF ha annunciato di aver completato i lavori di decontaminazione nell’impianto per polimeri composabili ecoflex di Ludwigshafen, in Germania, che nei mesi scorsi avevano comportato il fermo dell’unità, imponendo la chiamata di Force Majeure per le bioplastiche compostabili ecoflex ed ecovio.
La forza maggiore è stata quindi ritirata, ma - sottolinea il gruppo tedesco - essendo i livelli delle scorte in magazzino molto basse, gli ordini in arrivo non potranno essere evasi nei tempi consueti.
La chiusura dell’impianto era stata decisa in seguito alla scoperta - il 13 ottobre scorso - di un malfunzionamento tecnico che aveva causato un problema al circuito di riscaldamento con conseguente dispersione di una quantità di olio termico, entrato nel ciclo produttivo.
Con il marchio ecoflex BASF produce una famiglia di poliestere biodegradabile e compostabile, che viene compoundato con PLA per ottenere le resine compostabili e parzialmente biobased ecovio utilizzate in diversi ambiti applicativi. I gradi ecoflex ed ecoflex FS (in parte biobased) vengono utlizzati anche da altri produttori di bioplastiche per migliorare le prestazioni meccaniche dei biopolimeri di origine vegetale.
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