16 dicembre 2016 08:15
Il gruppo chimico brasiliano Braskem ha patteggiato con le autorità in merito all’inchiesta Lava Jato (in italiano Autolavaggio), concordando il pagamento di un ammenda di 957mila dollari, che sarà suddivisa tra i paesi che stanno indagando sul maxi giro di tangenti che ha coinvolto Petrobras e numerosi politici nazionali, tra cui Stati Uniti e Svizzera.
Una parte della sanzione sarà versata subito e il resto in rate a partire dal 2018.
Braskem è accusata di aver versato tangenti a politici e a dirigenti di Petrobras per distorcere il sistema dei prezzi relativo all’acquisto di nafta, materia prima per l’industria petrolchimica.
La società si è anche dichiarata disponibile a continuare la collaborazione con le autorità per l’accertamento delle responsabilità.
Avviata nel 2014, l’Operação Lava Jato ha portato alla luce un sistema di tangenti miliardaria all’interno dell’azienda petrolifera statale Petrobras. Si tratta della più grande operazione anti-corruzione nella storia del Brasile, paragonabile alla nostra Tangentopoli.
Coinvolti nell’inchiesta anche i due principali azionisti del gruppo, Odebrecht e Petrobras, che detengono quote pari rispettivamente al 38% e 36% di Braskem. Si stima che la multa che i tre soggetti dovranno versare potrebbe superare i 2,5 miliardi di dollari.
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