6 ottobre 2016 07:40
È ormai qualche anno che nei laboratori di alcuni gruppi chimici (tra cui Mossi&Ghisolfi e Novamont in Italia) si lavora alacremente alla sintesi di poliestere e PET ottenuto al 100% da risorse rinnovabili.
MANCANO GLI AROMATICI. Mentre uno dei costituenti, il glicole monoetilenico (che entra per circa il 30%), è già disponibile in versione biobased, ottenuto da bioetanolo, per la componente aromatica (paraxilene da cui ottenere l’acido tereftalico) si fatica a passare dalla scala di laboratorio a quella industriale, in particolare per quanto concerne i processi di purificazione e le rese, considerato che per produrre bottiglie occorre un elevato livello di purezza (altrimenti ne risente la trasparenza).
SI PARTE DALLA GLICERINA. Le strade per ottenere blocchi aromatici biobased sono diversi, sia partendo da biomasse come la lignina, che da scarti e sottoprodotti di lavorazioni industriali.
L’ultimo annuncio in ordine di tempo viene dall’Olanda, dove un consorzio costituito da alcune università e piccole e medie aziende avrebbe ottenuto un PET interamente da rinnovabili, BioPET100, poi utilizzato per produrre mediante stampaggio ad iniezione imballaggi per il settore cosmetico. Esempi di contenitori saranno presentati in occasione del secondo Biobased Business Event in programma all’Emmtec Industry & Businesspark di Emmen il prossimo 22 settembre.
LA FILIERA. I blocchi aromatici del PET vengono sintetizzati partendo dalla glicerina proveniente da sottoprodotti della produzione di biodiesel, fornita dalla SunOil Biodiesel di Emmen, mediante un processo di pirolisi catalitica messo a punto dalla società BioBTX (joint-venture tra KNN e Syncom) in collaborazione con l’Università di Groningen.
Il successivo passaggio di purificazione e trasformazione in acido isoftalico e tereftalico avviene presso la Syncom di Groningen, mentre la polimerizzazione è affidata a Cumapol e API, entrambe con sede ad Emmen, supportate dall’Università di scienze applicate di Stenden. Infine, lo stampaggio dei contenitori è seguito dalla Aarts Plastic di Waalwijk per conto della DuFor, produttore di specialità poliestere.
Il processo per la sintesi di bioparaxilene da glicerina ricavata dai sottoprodotti di biodiesel, sviluppato da BioBTX, è stato premiato quest’anno con il Bio-Based Chemical Innovation of the Year. Verificata la fattibilità del processo, i partner prevedono di avviare l’anno prossimo un impianto per la produzione di bioPET su scala pilota.
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