5 ottobre 2016 14:22
Serve a confondere la vista e l’obiettivo delle macchine fotografiche il sistema di camouflage 3D messo a punto da Ford per evitare che i dettagli dei prototipi che effettuano i test in pista o sulle strade possano finire in mano ai concorrenti o pubblicati su web e riviste specializzate prima del lancio ufficiale.
CONFONDE MA NON NASCONDE. La tecnica mesa a punto dai tecnici della casa statunitense si avvale di un’immagine composta da migliaia di cilindri neri, grigi e bianchi, apparentemente disposti caoticamente su un sottile film in PVC che avvolge l’intero veicolo, allo scopo di provocare una distorsione ottica delle linee del veicolo, rendendo estremamente difficile per l’occhio umano concentrarsi sui contorni e quindi sul design dell’auto. Ovviamente, la distorsione ottica non impedisce che l’automobile possa essere vista, ma gioca con la capacità di misurarne le profondità delle forme e delle ombre, rendendo difficile cogliere le caratteristiche del veicolo.
FATTO SU MISURA. Per sviluppare ogni nuovo camouflage sono necessari circa due mesi, al termine dei quali viene stampato su superfici adesive in vinile superleggeri, più sottili di un capello umano, e applicato su un unico veicolo, spiega la società. Ford collauda quindi ogni camouflage in un circuito chiuso per assicurarsi che la mimetizzazione funzioni.
“Ho cercato di creare un design dagli effetti distorsivi per la vista, che confonda i contorni dei veicoli”, racconta Marco Porceddu, Vehicle Prototype Engineer di Ford Europa, che ha sviluppato l’innovativa tecnica di camouflage per la ‘wrappatura’. “Ho condotto ricerche sulle illusioni ottiche online, fino a quando non ho trovato una struttura che potesse essere riprodotta e sovrapposta migliaia di volte, creando contemporaneamente una distorsione ottica e un effetto 3D”.
Progettato per resistere alle temperature più estreme, il camouflage di Ford presenta colori scuri studiati per armonizzarsi con gli ambienti invernali tipici delle regioni Europee, mentre vengono utilizzati colori sabbia in Australia e in Sud America.
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