Ford impara dalla natura come far aderire metalli e plastiche per facilitarne la separazione a fine vita.
6 novembre 2015 12:07
L’ultima tendenza in fatto di design è il biomimetismo, ovvero trarre lezioni dalla natura per sviluppare materiali, processi o strutture artificiali, utilizzata sia in ambito industriale che architettonico.
Ford, per esempio, vuole applicare questo approccio allo studio dell’unione di materiali diversi, come plastiche e metalli che costituiscono parti di carrozzeria o interni auto, al fine di agevolare la separazione e il loro riciclo a fine vita.
Il primo progetto di ricerca, portato avanti in collaborazione con Procter & Gamble, è dedicato allo studio dei gechi, in particolare alle speciali formazioni adesive sottodigitali che garantiscono all’animale una eccezionale presa sulle superfici. I gechi possono rapidamente sollevare le zampe senza lasciare tracce sulle superfici, anche negli esemplari di maggiori dimensioni, che nonostante i loro 70 grammi possono sostenere fino a 130 chili di peso.
I meccanismi che consentono ai gechi di muoversi su pareti o soffitti aderendo in modo puramente meccanico, anche in assenza di liquidi o di tensione superficiale, saranno traslati nell’ambito dei materiali, per la messa a punto di adesivi in grado di resistere a forti trazioni, ma che al tempo stesso possono essere facilmente rimossi. In questo modo, spiega la casa automobilistica, componenti che normalmente non potrebbero essere smaltiti con modalità ecosostenibili perché composti da più materiali non scindibili, potranno un domani essere riciclati.
Un esempio sono le speciali colle utilizzata per fare aderire i rivestimenti isolanti ai componenti in plastica e alle parti metalliche del veicolo: consentono sì una adesione pressoché totale e duratura, ma rendono quasi impossibile il riciclo proprio perché è molto difficoltosa la separazione dei materiali in fase di smaltimento del veicolo.
Per approfondire le metodologie della ricerca biomimetica, Ford ha di recente ospitato un workshop nel suo campus a Dearborn al quale hanno partecipato Procter&Gamble e il The Biomimicry Institute, un'organizzazione no-profit impegnata a promuovere approcci innovativi basati sull’osservazione della natura per la ricerca di soluzioni sostenibili alle sfide contemporanee. Circa 200 ricercatori e designer hanno partecipato al workshop per apprendere i principi, la filosofia e i metodi della biomimetica, nonché le modalità di applicazione al loro lavoro.
Il biomimetismo, in realtà, è applicato da molti anni nel design industriale, anche se solo nell’ultimo decennio ha conosciuto un rapido sviluppo. Un esempio sono le comuni strisce adesive Velcro, ispirate ai fiori del cardo e alla loro tendenza ad attaccarsi ai tessuti. In medicina, aghi di nuova generazione sono stati sviluppati ispirandosi alla zanzara, mentre l’aerodinamica del treno ad alta velocità giapponese Shinkansen si ispira alla forma del becco del martin pescatore.
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