AICE lancia l’allarme: shortage e aumenti dei prezzi delle materie plastiche mettono a rischio la ripresa del settore.
10 giugno 2015 13:07
I produttori italiani di cavi sono sempre più preoccupati per la difficolta? di approvvigionarsi di materie plastiche e del loro costo, che continua a salire, senza possibilità di trasferire gli aumenti a valle, sugli acquirenti dei prodotti finiti.
A lanciare l’allarme è AICE, l’Associazione che all’interno di Federazione ANIE rappresenta le aziende produttrici di cavi per energia e accessori, cavi per comunicazione e conduttori per avvolgimenti elettrici.
Dal gennaio 2015 - si legge in una nota - il ricorso allo stato di forza maggiore, molto diffuso in Europa, ha causato un massiccio fermo impianti che ha coinvolto i produttori di polipropilene e polietilene ad alta e a bassa densita? e ha portato a un aumento straordinario dei costi di questi materiali. L’aggravante e? che non se ne comprendono le ragioni, vista la mancanza di informazioni specifiche atte a spiegare le cause dello stato di forza maggiore invocato nelle comunicazioni ufficiali.
Secondo l’associazione, che riporta i dati recentemente diffusi da Unionplast, L’aumento dei prezzi delle materie prime non accenna ad arrestarsi e ha già superato il 35% nel caso del polietilene e dell’11% per quanto concerne il PVC, le due principali materie plastiche utilizzate per l’isolamento dei cavi.
Le tensioni nel settore dei polimeri - sottolinea AICE - non potranno che influire negativamente sull’andamento dell’industria italiana di cavi e conduttori che ha chiuso il 2014 con un fatturato aggregato di 2,2 miliardi di euro, in calo del 4,5% rispetto all'anno precedente.
“ANIE/AICE si unisce alle associazioni nazionali di altri Paesi e alle federazioni italiane ed europee della filiera gomma, plastica e packaging nel lamentare l’insostenibilita? di questa situazione - commenta Stefano Bulletti, Presidente di AICE (nella foto) –. Tra le mission della nostra associazione c’e? anche quella di promuovere maggiore trasparenza sull’andamento dei costi delle materie prime. Chiediamo allora comprensione da parte di tutti gli attori della filiera e della trasformazione delle materie plastiche perche? collaborino a mantenere la salute di un comparto gia? messo a dura prova in questi anni”.
“Ci troviamo ad affrontare una domanda interna ancora debole - aggiunge Bulletti -, che deve essere incoraggiata: l’impossibilita? di approvvigionamento di materie prime per la nostra industria significherebbe in questo senso un colpo durissimo, una situazione che va assolutamente scongiurata.”
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