La società francese sarà acquisita e gestita congiuntamente da Alain de Krassny e OpenGate Capital [aggiornato]
20 dicembre 2013 16:51
AGGIORNAMENTO: In un comunicato, OpenGate Capital afferma di essersi assicurata, insieme con Krassny, anche un’opzione per acquisire Kem One Innovative Vinyls, la parte restante delle attività viniliche cedute nel luglio 2012 da Arkema al gruppo svizzero Klesch.
Una serie di colpi di scena hanno accompagnato le ultime battute dell’asta per la cessione di Kem One Sas, società francese attiva nel settore del clorosoda e PVC, commissariata in aprile in seguito alla decisione del gruppo svizzero Klesch di portare i libri in tribunale.
Mercoledì scorso, il Tribunale fallimentare di Lione doveva scegliere tra due pretendenti, la società di private equity statunitense OpenGate Capital e l’industriale Alain de Krassny; all’apertura dell’udienza - a sorpresa - i due potenziali acquirenti hanno annunciato di voler fondere le rispettive offerte in una sola, obbligando i giudici a posticipare la decisione di due giorni per esaminare le carte. Restava in ogni caso il dubbio che l’offerta congiunta non potesse essere tecnicamente ricevibile dal tribunale.
Ieri, l’ennesimo colpo di teatro: OpenGate decide di ritirare formalmente l’offerta lasciando campo libero al settantaduenne de Krassny, azionista di riferimento del gruppo austriaco Donau Chemie.
Questo pomeriggio, il Tribunale di Lione ha preso atto che l’unica offerta ancora valida era quella di Alain de Krassny e ha quindi omologato il piano industriale in continuità, dopo aver sentito il parere favorevole delle parti interessate.
OpenGate Capital farà comunque parte della cordata che gestirà Kem One Sas, attraverso un aumento di capitale successivo al passaggio di proprietà. In questo modo, Alain de Krassny porterà la sua esperienza di industriale del settore (in passato è stato un top manager di di Rhône-Poulenc), mentre OpenGate Capital potrà garantire un’adeguata copertura finanziaria.
Non solo: nei giorni scorsi, la finanziaria americana ha firmato un accordo per acquisire da Solvay la controllata Benvic, specializzata nel compounding di PVC; nel portafoglio di OpenGate c’è anche Profialis, produttore di profili per serramenti con due impianti in Francia e in Belgio, rilevato a gennaio dal gruppo belga Tessenderlo. Insieme, le tre realtà formano una filiera pressoché integrata nel PVC.
Kem One SAS possiede una capacità produttiva di 900.000 tonnellate annue di PVC e 660.000 t/a di soda caustica, distribuita in sette impianti in Francia più uno in Spagna, dove lavorano 1.300 addetti. Uffici commerciali sono presenti anche in Germania e in Italia. Il giro d’affari si avvicina a 800 milioni di euro.
Kem One è nata nel luglio 2012 dalla cessione delle attività viniliche di Arkema al gruppo svizzero Klesch. In seguito, le attività state smembrate in due entità: Kem One Sas operante a monte della filiera, fino alla produzione di resina PVC - oggetto della procedura concorsuale - e Kem One Innovative Vinyls, che concentra invece le attività di trasformazione, quali compound, tubi e profili, non interessate dall’amministrazione controllata e ancora sotto il controllo del gruppo Klesch.
© Polimerica - Riproduzione riservata
Loc. Pian D'Assino, snc - 06019 Umbertide (PG)
Tel: +39 0759417862
Web: www.lucy-plast.it - Email: info@lucy-plast.it
Via Savona, 97 - 20144 Milano (MI)
Tel: +39 02.47711169 - Fax: +39 02.47711188
Web: www.plasticconsult.it - Email: info@plasticconsult.it
Viale Kennedy , 986 - 21050 Marnate (VA)
Tel: 0331 389077 - Fax: 0331 389078
Web: www.vanettimaster.com/ - Email: vanetti@vanettimaster.com
Via Rovereto, 11 - 20871 Vimercate (MB)
Tel: +39 039 625661 - Fax: +39 039 6851449
Web: www.engelglobal.com/it/it/home - Email: sales.it@engel.at
Bruker propone uno strumento basato su FT-IR ATR per analizzare i laminati e caratterizzare le superfici di film polimeri anche complessi.
All'Assemblea annuale, Consorzio C.A.R.P.I. ringrazierà la filiera del riciclo di rifiuti plastici per il coraggio di fare impresa in Italia a dispetto di un contesto a dir poco sfavorevole.
Comuni e gestori della differenziata hanno sfruttato il bando comunicazione del consorzio Biorepack per sviluppare progetti di comunicazione rivolti a opinione pubblica, scuole, operatori commerciali.