Ineos riavvia gli impianti dopo il braccio di ferro con i sindacati. Passa il piano di salvataggio con investimenti nel terminal per shale gas.
25 ottobre 2013 15:10
"E' una vittoria del buon senso. I sindacati hanno consigliato ai lavoratori di rifiutare il cambiamento e di votare per la chiusura dell'impianto. Meno male che la gente è finalmente rinsavita. Ora Grangemouth ha un grande futuro davanti a sè".
Con queste parole il CEO di Ineos Jim Ratcliffe ha salutato la fine del braccio di ferro con i sindacati sul piano di salvataggio del complesso di Grangemouth in Scozia, che il gruppo svizzero vuole ristrutturare per renderlo sostenibile dal punto di visto economico. Il piano presentato dai vertici del gruppo era stato bocciato dai sindacati, che avevano minacciato uno sciopero, al quale l'azienda ha risposto con il fermo dell'impianto e la minaccia di rendere la chiusura definitiva.
Alla fine è stato raggiunto un accordo che comporta la riapertura immediata del petrolchimico e della vicina raffineria. L'accordo - riferisce Ineos - prevede l'impegno a non indire scioperi nei prossimi tre anni, accettare un "moderno" schema pensionistico e il congelamento degli stipendi per il prossimo triennio, oltre ad altre modifiche nelle relazioni industriali.
Il petrolchimico e la raffineria di Grangemouth occupano 1.400 addetti diretti, e con l'indotto rappresentano una delle principali attività industriali in Scozia. Sono in funzione due cracker con capacità pari a circa un milione di tonnellate annue di etilene e 400.000 t/a di polipropilene, oltre a impianti per LLDPE e polipropilene, rispettivamente da 330.000 e 280.000 tonnellate annue.
Il piano di rilancio del sito prevede investimenti per 300 milioni di sterline, utilizzati in parte per coprire i debiti pregressi, in parte per finanziare la costruzione di un nuovo terminal per lo shale gas proveniente dagli Stati Uniti. Il Governo scozzese parteciperà all'operazione con 9 milioni di sterline e quello britannico metterà a disposizione garanzie sui prestiti per 125 milioni di sterline.
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