Memorandum d'intesa tra Versalis, Novamont e Genomatica per produrre, per la prima volta su scala industriale, butadiene da materie prime rinnovabili.
24 luglio 2012 09:24
Si consolida la vocazione italiana nei biopolimeri, che vede alleati Novamont e Versalis (ex Polimeri Europa) nel progetto di riconversione del polo petrolchimici di Porto Torres attraverso la joint-venture Matrica. Il nuovo passo avanti consiste in un memorandum d'intesa firmato dalle due aziende italiane con Genomatica per la produzione di butadiene da risorse rinnovabili, utilizzando la tecnologia messa a punto dalla società californiana, che nell'agosto scorso aveva annunciato lo sviluppo dei primi lotti su scala di laboratorio.
La bozza di accordo prevede la costituzione di una joint-venture in cui Versalis deterrà la maggioranza del capitale, con l'obiettivo di creare una filiera produttiva - dalle materie prime ricavate da biomasse all’intermedio chimico, fino all’elastomero -, per la produzione di bio-butadiene polymer-grade. Si tratterebbe della prima produzione su scala industriale di butadiene da biomasse.
La partnership, metterà a frutto le tecnologie Genomatica nella sintesi di di bio-butadiene, le competenze di Versalis nello sviluppo di processi di catalisi e ingegneria di processo su scala industriale, oltre che nelle applicazioni di mercato dei derivati del butadiene, e l’esperienza di Novamont nel campo dei feedstock da fonti rinnovabili. In futuro, i tre partner potranno anche licenziare in Europa, Africa e Asia la tecnologia messa a punto congiuntamente.
Il butadiene, oggi ricavato da etilene di origine petrolchimica, è uno dei componenti delle mescole per pneumatici, ma è anche utilizzato nella produzione di lattici e modificanti per materie plastiche. La produzione mondiale è stimata in circa 40 miliardi di dollari.
Questo intermedio è fondamentale per il business degli elastomeri di Versalis, ma la materia prima necessaria, estratta dalla miscela C4 prodotta dagli impianti di cracking, e? sempre più soggetta a problemi di disponibilita?. Lo scenario mondiale, rileva infatti la società del gruppo ENI, presenta un calo rilevante nella produzione del taglio C4, che sta provocando una significativa pressione a lungo termine sui prezzi e sulla volatilita? di questo intermedio.
“La tecnologia di Genomatica applicata alla produzione on-purpose di bio-butadiene, combinata con la nostra esperienza nell’applicazione rapida del processo su scala industriale e commerciale, ci permettera? di ampliare il nostro approccio alla disponibilita? di C4, cogliendo un a promettente opportunità di business su un mercato che sta attraversando un momento critico”, commenta Daniele Ferrari, CEO di Versalis.
Genomatica ha già stretto accordi in Italia per la produzione di butandiolo da rinnovabili (bioBDO) con Novamont e per l'utilizzo della tecnologia Proesa con Beta Renewable (joint-venture tra M&G Group e TPG) nella produzione di bioBDO.
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