21 febbraio 2023 08:50
Riccardo Cavanna, Presidente di Ucima (costruttori macchine per imballaggio), era il portavoce dell'industria dei beni strumentali rappresentata dalle tre associazioni Acimac, Amaplast e Ucima, ascoltata dalla X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo presso la Camera dei Deputati nel corso dell'Indagine conoscitiva sul Made in Italy: "valorizzazione e sviluppo dell'impresa italiana nei suoi diversi ambiti produttivi".
Le tre associazioni, che da tempo fanno squadra nel rappresentare il comparto dei beni strumentali, hanno potuto illustrare al Governo le criticità che stanno vivendo i tre settori rappresentati e le possibili soluzioni nel medio-lungo termine.
Il primo punto affrontato da Cavanna (nella foto) riguarda il programma Industria 4.0: dopo il forte slancio agevolato dal credito d'imposta sugli investimenti, bisogna ora attivare un programma di medio-lungo periodo per continuare a supportare la transizione digitale delle aziende manifatturiere, anche in un'ottica di sostenibilità ambientale. Gli attuali rinnovi su base annuale dei finanziamenti in materia - ha spiegato il presidente di Ucima - non consentono una programmazione degli investimenti pluriennali necessari per sostenere lo sviluppo in questa direzione.
Tema legato a Industria 4.0 è quello dell'innovazione tecnologica e dello sviluppo delle competenze, a sostegno dei piani di investimento delle imprese. Su questo punto, le tre associazioni chiedono un supporto finanziario, migliorando l'accesso al credito, e investimenti in programmi di formazione specialiastica.
"In Italia, il numero di diplomati negli istituti tecnici e negli ITS così come quello dei laureati in materie scientifiche (in primis, ingegneri) è totalmente insufficiente a soddisfare le richieste provenienti dal mondo delle imprese - si legge in una nota -. Per colmare il gap fra domanda ed offerta occorreranno anni". Servono quindi politiche attive, sfruttando anche i fondi del PNRR, "volte a potenziare le strutture oggi esistenti e ad avvicinare i giovani agli istituti tecnici".
i tre settori rappresentati da Acimac, Amaplast e Ucima - tra cui la costruzione di macchine per la trasformazione di gomma e plastiche - contano 1.170 aziende che occupano 57.500 addetti e generano un fatturato di 14,2 miliardi di euro, pari al 38,8% del settore dei beni strumentali italiani e all'1,4% dell'intero settore manifatturiero italiano, che nel 2021 valeva crica mille miliardi di euro. La quota media di export si attesta al 75,8% e genera un saldo commerciale attivo di 9,9 miliardi di euro.
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