1 febbraio 2017 07:20
La svedese Better Shelters ha ricevuto il Gran Premio 2017 Beazly Design of the Year, oltre a quello attribuito nella categoria Architettura, per i rifugi di emergenza in materiale termoplastico sviluppati due anni fa da Ikea Foundation e UNCHR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati.
Oltre 30.000 di queste abitazioni di emergenza sono state già installate in Africa, Medio ed Estremo Oriente con risultati positivi.
DURANO DI PIÙ. Rispetto ai sei mesi di vita delle soluzioni di emergenza tradizionali, i nuovi moduli possono durare diversi anni, sono facili da trasportare e da assemblare (quattro operatori possono montarne una in circa quattro ore), anche in condizioni difficili e con manodopera non specializzata, grazie alle dettagliate istruzioni fornite da Ikea insieme al kit di montaggio.
COME SONO FATTE. Le unità abitative si basano su una struttura in tubi di acciaio, sulla quale vengono applicati pannelli termoformati in poliolefina termoplastica (TPO) che compongono il rivestimento perimetrale e la copertura. Caratterizzati da buona resistenza agli agenti atmosferici, raggi UV e pioggia, gli elementi sono molto leggeri e vengono fissati mediante bottoni automatici in materiale plastico.
Le casette assicurano un livello base di isolamento termico e sono dotate di un pannello fotovoltaico flessibile che fornisce corrente ad una lampada LED e a una porta USB prevista per ricaricare i telefoni cellulari che spesso rappresentano l’unico strumento di comunicazione dei rifugiati.
TECNOLOGIA ITALIANA. Nel progetto c’è anche un pezzetto d’Italia. I pannelli vengono infatti termoformati su una linea automatica progettata e costruita nel nostro paese da Cannon Ergos.
Fornito nel 2015 alla società svedese, l’impianto è costituito da due grandi termoformatrici e quattro robot per il carico e lo scarico delle lastre: è in grado di produrre oltre un milione di pannelli l’anno, sufficienti a realizzare 30mila rifugi di emergenza.
In fase di progetto, il gruppo milanese ha fornito anche i primi 1.000 pannelli utilizzati per realizzare i prototipi degli shelters.
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