1 giugno 2016 07:10
Paese che vai, cassonetto che trovi, a partire dai colori. A Roma quello verde è sinonimo di indifferenziato, mentre a Milano e Napoli accoglie solo ed esclusivamente il vetro. I romani gettano vetro plastica e metallo nel cassonetto blu, che a Milano non esiste mentre a Napoli accoglie l’indifferenziato.
PROGETTO DI NORMA. Per cercare di uniformare l’aspetto esteriore dei cassonetti, è stato messo a punto un progetto di norma UNI sui Waste Visual Elements, ossia gli elementi visivi identificativi dei contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti; progetto sottoposto a inchiesta pubblica per le prossime due settimane al fine di verificarne il reale interesse da parte del mercato (utilizzatori, operatori del settore e autorità) e poter così completare in maniera utile ed efficace i lavori di normazione.
Scopo della nuova norma è definire i colori e gli ulteriori elementi di identificazione visiva per facilitare il riconoscimento del cassonetto giusto nel quale riporre la specifica tipologia dei propri rifiuti. In questo modo, grazie alla unificazione di forme, colori, scritte e icone, i cittadini potranno andare “a colpo sicuro” ovunque si trovino.
IN EUROPA TENTATIVO FALLITO. Per anni - segnala UNI - si è lavorato anche a livello europeo dove il CEN (Comitato europeo di normazione) ha messo a punto un progetto di norma del quale l’Italia è stata promotrice, ma che purtroppo non è riuscito a ottenere - per una manciata di voti -il parere favorevole di almeno il 71% dei paesi membri CEN.
“La Direttiva europea 2008/98/CE e le leggi vigenti - spiega Giovanni Bragadina (delegato italiano ai lavori tecnici europei del CEN e membro del gruppo di lavoro ‘Attrezzature e macchine per la raccolta dei rifiuti’ della Commissione Ambiente UNI) - impongono di raggiungere il 65% di raccolta differenziata e il 50% di reale avvio a recupero. Tali obiettivi hanno bisogno anche del sostegno di norme tecniche che aiutino a uniformare le attrezzature a favore del corretto utilizzo da parte del cittadino, del turista e degli operatori del settore della raccolta dei rifiuti urbani".
RIUTILIZZARE L'ESISTENTE. Potranno essere riutilizzati con facilità i bidoni e i cassonetti già in uso. "Il progetto di norma - spiega Bragadina - prevede infatti l'utilizzo di adesivi e di pannelli con colori e grafiche che caratterizzano ogni tipologia di rifiuto. Una semplice riqualificazione grafica migliora l’estetica e, soprattutto, spinge a migliorare la purezza dei materiali conferiti a tutto vantaggio del reale avvio al recupero di materia”.
INCHIESTA PUBBLICA. Fino al 15 giugno 2016, data di scadenza della fase di inchiesta, sarà possibile inoltrare i propri commenti tramite la banca dati UNI sui progetti in inchiesta pubblica preliminare Cliccando qui e inserendo il codice progetto UNI1601559 nella maschera di ricerca.
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