Inaugurato a Porto Torres il centro ricerche della società. E c'è anche il nuovo logo.
14 febbraio 2012 07:45
Matrica - ma sarebbe più corretto scrivere Matri?ca (con l'accento) - joint-venture tra ENI e Novamont nella chimica verde, si mette finalmente in marcia: in attesa della realizzazione dei primi impianti produttivi, a Porto Torres è stato inaugurato ieri il nuovo centro ricerche, che farà da catalizzatore per le attività del polo lavorando a stretto contatto sia con i laboratori dei due partner, sia con strutture di ricerca esterne. Non è un caso che, contestualmente all'inaugurazione dei laboratori sardi, sia stata sottoscritta la convenzione quadro con il sistema regionale della ricerca. Ad apporre la firma sotto il documento, oltre all'AD di Matrica Catia Bastioli, c'erano il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, il rappresentante del CNR e Rettore dell’Universita? di Cagliari Giovanni Melis e il Rettore dell’Universita? di Sassari Attilio Mastino. Tutti a testimoniare che il progetto di rilancio della chimica verde in Sardegna non è una chimera, e che oltre a creare sviluppo industriale e occupazione, promette anche di valorizzare le competenze scientifiche e tecniche presenti sull'isola.
Piccolo, ma crescerà. Il centro ricerche occupa oggi 700 metri quadrati, adibiti a laboratori, uffici e locali di servizio. Area che salirà a 3.500 metri quadrati non appena sarà avviata la sezione degli impianti pilota, prevista a breve. Il laboratorio e? diviso in due aree operative: la sala analisi, adibita alle caratterizzazioni chimiche, fisiche e strumentali necessarie alla gestione dei processi; la sala prove, dove saranno condotti i test preliminari alla sperimentazione su pilota e le prove di distillazione, anche sotto vuoto.
Il Centro nasce con l’obiettivo di ottimizzare i processi produttivi per gli impianti che verranno costruiti nel petrolchimico di Porto Torres, fornendo assistenza analitica di tipo specialistico, oltre a supportare le attivita? legate allo sviluppo della filiera agricola a monte; non da ultimo, avrà la funzione di mettere a punto nuove tecnologie per la valorizzazione di materie prime di origine vegetale. Nell'illustrare le linee direttrici delle attivita? di ricerca, Catia Bastioli ha sottolineato le sinergie con l'ambiente circostante: “La collaborazione con i diversi soggetti del territorio – ha dichiarato – permettera? di acquisire informazioni importanti sulle colture autoctone, in vista della progettazione della filiera, e consentira? anche di sviluppare importanti sinergie sui prodotti della Bioraffineria di terza generazione, quali biolubrificanti, bio-filler e bioplastiche”.
Ottimismo sui tempi. Nel corso dell'evento - durante il quale e? stato confermato l’avvio delle procedure per il trasferimento della sede di Matri?ca da Milano a Porto Torres - Daniele Ferrari, presidente della neonata società e amministratore delegato di Polimeri Europa ha mostrato ottimismo sulle tempistiche per la costruzione e avvio degli impianti, senza però sbilanciarsi: "Dopo l’esito positivo della Valutazione di impatto ambientale, siamo in fiduciosa attesa del rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, per la quale si e? svolta pochi giorni fa la conferenza dei servizi, e del rilascio dei permessi a costruire, che permetteranno l’immediata apertura del cantiere per la costruzione degli impianti previsti nella prima fase del progetto”.
Ecco il marchio. L'inaugurazione del Centro Ricerche ha offerto anche l'occasione per presentare il nuovo marchio di Matrica, un logotipo calligrafico dove - si legge nella presentazione: "la lettera iniziale richiama nella forma della ‘M’ i cicli della natura, mentre l’ultima gamba della stessa lettera va a formare un dinamico numero uno, a simbolizzare una nuova ripartenza, il primo passo di un patto rinnovato, più consapevole e equilibrato tra uomo e natura. Il colore, un blu vibrante con una punta di violetto, e? particolarmente differenziante in un settore dominato dal colore verde, guardando ai traguardi della Blue Economy".
Investimento da mezzo miliardo di euro. Il progetto per la riconversione di Porto Torres prevede investimenti per oltre un miliardo di euro, di cui mezzo miliardo solo per la chimica verde, quella che farà capo a Matrica. Il piano industriale presentato dalla società prevede la realizzazione, in tre fasi, di sette impianti produttivi e laboratori R&D nell'arco dei prossimi cinque anni. La fase 1, già approvata dalla Regione, vedrà la realizzazione di due impianti integrati per un investimento intorno ai 100 milioni di euro: il primo produrrà monomeri biodegradabili da fonti rinnovabili (40mila tonnellate annue), il secondo li trasformerà in oli lubrificanti biodegradabili (30 mila t/a).
La seconda fase del progetto prevede la messa in marcia di altri due impianti, rispettivamente per additivi bio e filler destinati all'industria degli pneumatici verdi e degli elastomeri, mentre nella terza e ultima fase sarà costruito un impianto per bioplastiche Mater-Bi da 120.000 tonnellate annue.
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