Genomatica acquisisce i diritti in esclusiva per utilizzare il processo di Beta Renewables (M&G).
25 gennaio 2012 08:47
Si rafforza il triangolo tecnologico per la produzione di 1,4 butandiolo (BDO) da risorse rinnovabili tra Genomatica, Novamont e il gruppo tortonese Mossi&Ghisolfi. Dopo l'annuncio della joint-venture tra Novamont e Genomatica per produrre questo intermedio in Italia, la società californiana ha siglato un accordo di licenza esclusiva, a livello mondiale, per lo sfruttamento della tecnologia Proesa di Beta Renewable (joint-venture tra M&G e TPG) nella produzione di bioBDO. L’accordo è il frutto della collaborazione strategica avviata nell'aprile del 2011 tra Genomatica e il Gruppo Mossi & Ghisolfi, socio di maggioranza di Beta Renewables attraverso la controllata Chemtex.
In particolare, la piattaforma Proesa sviluppata da Chemtex consente di sintetizzare zuccheri in forma liquida partendo da biomasse cellulosiche non concorrenti con il consumo alimentare, attraverso un processo fermentativo. L'integrazione tra il processo Proesa e la piattaforma biotecnologica sviluppata da Genomatica per la sintesi di bioBDO da zuccheri consentirà a quest'ultima di fornire un processo completo, di seconda generazione, per la produzione di intermedi della chimica verde con un minore impatto ambientale. Le prime produzioni sono previste nel 2012, nell'impianto pilota in costruzione a Rivalta Scrivia, presso i laboratori di Beta Renewable.
“Combinando le migliori tecnologie, Proesa e quella messa a punto da Genomatica sul BDO - e fornendole in licenza ad altre società – si favorirà una più rapida diffusione di biocarburanti e intermedi chimici di nuova generazione”, ha commentato Guido Ghisolfi, amministratore delegato di Beta Renewables. "Il nostro obiettivo – ha aggiunto Christophe Schilling, CEO di Genomatica – è consentire alle industrie chimiche nostre partner di produrre intermedi chimici più sostenibili, derivati da zuccheri convenzionali, biomasse lignocellulosiche o gas di sintesi. Il tutto garantendo margini più elevati rispetto ai processi petrolchimici e utilizzando impianti più piccoli, con un minore impatto ambientale.”
Genomatica è impegnata in Italia anche con Novamont: proprio nei giorni scorsi è stata costituita una joint-venture per produrre bioBDO nell'impianto ex BioItalia di Adria Rovigo, rilevato di recente da Mater-Biotech, società controllata da Novamont. L'impianto rodigino sarà il primo in Europa a produrre bio-BDO su scala commerciale, a partire dal 2013, con una capacità intorno alle 20mila tonnellate annue, utilizzando il processo messo a punto da Genomatica. I due parter hanno anche preannunciato l'ipotesi di un secondo impianto in Italia.
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