Presentato ai sindacati il piano industriale per il prossimo triennio, che prevede la chiusura del polietilene a Priolo e il ridimensionamento dell'etilene.
6 ottobre 2011 05:00
Secondo quanto riporta il sindacato Uilcem - i cui rappresentanti ragusani hanno partecipato alla presentazione del piano industriale 2012-2015 alle parti sociali - ENI, attraverso la controllata Polimeri Europa, avrebbe intenzione di investire nei prossimi tre anni 1,6 miliardi di euro nella chimica italiana.
Il piano prevede una maggiore diversificazione e un focus sulle specialità a scapito delle commodities. Quindi - affermano i sindacati - "Tagli alla produzione di etilene e polietilene, con fermata definitiva della produzione del polietilene lineare Priolo, divenuto non più strategico per gli alti costi di produzione. A Priolo andranno 360 milioni di euro, di cui 220 per la costruzione di due nuove impianti per la trasformazione e lavorazione dei tagli cracking C5 e C9". Il tutto dovrebbe comportare un incremento dell'occupazione di circa 200 unità a livello di gruppo. Per il sito di Ragusa è invece previsto lo sbottigliamento della linea per copolimeri EVA, produzione ritenuta ancora competitiva.
Secondo la Uilcem, la chiusura del polietilene a Priolo e il ricollocamento del personale dello stabilimento siracusano nei nuovi impianti di lavorazione resine, adesivi e collanti, in sostituzione delle produzioni esistenti, sarà ad impatto sociale zero.
© Polimerica - Riproduzione riservata
Via Savona, 97 - 20144 Milano (MI)
Tel: +39 02.47711169 - Fax: +39 02.47711188
Web: www.plasticconsult.it - Email: info@plasticconsult.it
Via Rovereto, 11 - 20871 Vimercate (MB)
Tel: +39 039 625661 - Fax: +39 039 6851449
Web: www.engelglobal.com/it/it/home - Email: sales.it@engel.at
Via delle Robinie, 10 - 28040 Mezzomerico (NO)
Tel: +39 032194128 - Fax: +39 0321 961014
Web: www.binovapm.it - Email: info@binovapm.it
Corso Sempione, 120 - 21052 Busto Arsizio (VA)
Tel: +39 0331 398111 - Fax: +39 0331680206
Web: www.luigibandera.com/ - Email: lbandera@lbandera.com
Amut ha avviato in Australia il suo terzo impianto di riciclo in due anni mezzo, con piena soddisfazione del cliente. Dopo il PET è la volta delle poliolefine.