La sanzione comminata dalla Commissione Europea nel 2006 è stata ridotta da 272 a 181 milioni di euro.
13 luglio 2011 14:35
La multa comminata dalla Commissione Europea nel novembre 2006 a ENI e Polimeri Europa per attività contro la libera concorrenza nel settore delle gomme sintetiche è stata ridotta dalla Corte Generale europea da 272,25 a 181,5 milioni di euro. Sono state anche annullate le ammende inflitte, per le stesse ragioni, alle società ceche Kau?uk, Unipetrol (17,55 milioni) e alla polacca Trade Stomil (3,8 milioni), mentre è stato respinto il ricorso avanzato da Shell e da Dow, che dovranno così pagare l'intero importo delle sanzioni, pari rispettivamente a 160,88 milioni e 64,58 milioni di euro.
La corte ha deciso di annullare le multe a Unipetrol e alla consociata Kau?uk, nonché a Trade-Stomil, in quanto le prove portate dalla Commissione non sono sufficienti a condannare le società. Nel caso di Polimeri Europa, invece, è stata bocciata la decisione della Commissione di aumentare del 50% la sanzione base, motivandola con la partecipazione in precedenti attività anticoncorrenziali, poiché il cambiamento nella struttura societaria e di controllo è stato particolarmente complesso e la Commissione non ha fornito sufficienti elementi a sostegno della tesi di una violazione ripetuta.
La decisione della Commissione europea aveva interessato 13 produttori di gomma butadiene e stirene butadiene in emulsione per un importo complessivo di 519 milioni di euro, accusati di pratiche di cartello portate avanti tra il 1996 e il 2002, tra cui condivisione e fissazione dei listini, patti di non concorrenza e scambi di informazioni sensibili su prezzi, concorrenti e clienti.
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