5 novembre 2024 08:49

Oggi e domani a Rimini, nella cornice di Ecomondo, si tengono gli Stati Generali della Green Economy, momento di dibattito e confronto sulle politiche per l'ambiente a livello nazionale ed europeo, a cui intervengono due ministri - Gilberto Pichetto Fratin per l’Ambiente e Adolfo Urso per Imprese e Made in Italy - oltre a un centinaio di relatori. Il programma completo è scarricabile in allegato.

I lavori si aprono questa mattina con la sessione plenaria, durante la quale verrà illustrata, dal Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile Edo Ronchi, la “Relazione 2024 sullo stato della green economy in Italia”. Il documento fotografa ogni anno l’andamento dei settori strategici della green economy nel nostro paese e - nel focus dedicato al Green Deal -, affronta sia le misure adottate nella scorsa legislatura europea, considerandone i punti di forza e di debolezza, sia i nodi che si presentano nella nuova legislatura, oltre alle proposte per affrontarli.

Il Consiglio Nazionale della Green Economy presenta quest'anno 8 proposte sui temi strategici del Green Deal, che verranno inoltrate ai gruppi parlamentari europei e alla nuova Commissione europea, al Governo e ai gruppi parlamentari italiani. In sintesi, si chiede:

1. Adeguato impegno europeo per il clima. L’UE è stata in grado di ridurre le emissioni di gas serra del 29% dal 1990 al 2023, ma può arrivare a ridurle del 55% entro il 2030, "senza costi eccessivi e con benefici tecnologici, occupazionali e di sviluppo degli investimenti".
2. Proseguire con le misure per il risparmio e l’efficienza energetica, necessarie per abbattere le emissioni di gas serra e per abbassare le bollette energetiche. In particolare, va attuata la Direttiva UE per promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici.
3. Accelerare la crescita della produzione e uso delle fonti rinnovabili di energia, non solo per ragioni climatiche, ma anche per assicurare maggiore sicurezza e autonomia energetica dell’Europa e ridurre i costi.
4. Attuare la “Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente”.
5. Proseguire sulla strada della transizione verso una maggiore circolarità dell’economia europea. Il piano d’azione per l'economia circolare, presentato nel 2020 dalla Commissione, individua una serie di linee d’intervento condivisibili. Il nuovo Regolamento su imballaggi e rifiuti di imballaggio, grazie anche ad alcune modifiche introdotte, potrebbe consentire al settore di fare ulteriori passi avanti, senza compromettere i risultati già raggiunti. Si attende la nuova proposta, annunciata da Von der Leyen, di “una nuova legge sull’economia circolare, che contribuirà a creare una domanda di mercato per materiali secondari“ e nella nuova legislatura europea è prevista anche la definizione di una strategia per la bioeconomia.
6. Prendiamo atto che la tutela e il ripristino del capitale naturale procedono con maggiore difficoltà e sosteniamo le iniziative per riavviare un percorso virtuoso.
7. Puntare su un maggior coinvolgimento delle imprese a sostegno del Green Deal europeo. Nella nuova legislatura, Von der Leyen ha proposto un “Clean Industrial Deal“ sostenuto con una normativa europea “per l’acceleratore della decarbonizzazione industriale per sostenere le industrie e le aziende durante la transizione”. Le piccole e medie imprese che adottano misure di elevata qualità ecologica, di maggiore circolarità e di decarbonizzazione, nelle politiche di Green Deal, vanno supportate con adeguati strumenti finanziari.
8. Mobilitare maggiori risorse europee per raggiungere gli obiettivi del Green Deal. Per la ripresa post-pandemia sono stati stanziati con NextGenerationEU 723 miliardi di euro. In seguito all’invasione russa dell’Ucraina, per ridurre la dipendenza europea dall’importazione di gas è stato avviato il Piano REPowerEU che ha mobilitato circa 300 miliardi di euro. É necessario sostenere il Green Deal con una mobilitazione sia di maggiori investimenti privati anche basati sul partenariato pubblico-privato, sia mettendo in campo nuovi strumenti di debito comune europeo.

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