17 settembre 2024 08:45

PVC4Cables, la piattaforma di ECVM (associazione dei produttori europei di PVC) che promuove l’innovazione nel settore dei cavi in PVC, ha avviato qualche anno fa un progetto di ricerca a cui ha partecipato un gruppo di compoundatori italiani, con l'obiettivo di ottimizzare le formulazioni destinate alla produzione di cavi elettrici in modo tale da soddisfare i requisiti europei sulla sicurezza antincendio.

Come risultato del programma, è stato messo a punto un prototipo di cavo ( FG16OR16 5G1,5) da sottoporre alla valutazione richiesta dalla norma europea armonizzata per la classificazione di resistenza al fuoco, in accordo al Regolamento (UE) n. 305/2011 (Construction Product Regulation, o CPR).

Secondo il regolamento, la sicurezza antincendio è il requisito più importante, soddisfatto con il rilascio della marcatura CE che indica la classe di comportamento al fuoco secondo le norme EN 13501-6 e EN 50575.
Gli Stati membri dell'UE hanno quindi inserito nelle loro legislazioni nazionali diversi requisiti di prestazione per prodotti da costruzione, a seconda del loro utilizzo finale.
Il sistema di classificazione per la reazione al fuoco dei cavi è definito dalla norma europea armonizzata EN 13501-6, che prevede un sistema a due livelli:

• Classe di reazione: Aca, B1ca, B2ca, Cca, Dca, Eca, Fca (l’ultima della serie la peggiore)
• Classi aggiuntive (le ultime della serie le peggiori):
  − s1, s2, s3 per rilascio di fumi
  − d0, d1, d2 per gocciolamento
  − a1, a2, a3 per acidità dei fumi

Di colore grigio, con diametro di 12,3 mm, il cavo messo a punto dal gruppo di ricerca è realizzato con guaina e riempimento in PVC e isolamento G16 (gomma etilen propilenica a bassa emissione di fumo).
L'estrusione è avvenuta senza problemi, come quella dei cavi tradizionali. Il test effettuato con una quantità di calore specifica per la classe B2ca o 20,5 KW ha mostrato che il cavo può raggiungere la classificazione finale di B2ca s1 d0.

Lo studio si proponeva anche di testare le nuove formulazioni in modo da raggiungere la classe aggiuntiva più bassa per l'acidità prevista dalla norma EN 13501-6 che prevede tre classi: a1 (conduttività < 2,5 μs/mm), a2 (conduttività < 10 μs/mm e pH > 4,3) e a3, con valori inferiori rispetto alle due precedenti.

A questo fine sono state impiegate due metodologie, secondo gli standard EN 60754-2 ed EN 60754-1, quest'ultimo non incluso nella norma EN 13501-6 per la classificazione dell'acidità, ma utilizzato per determinare la presenza di alogeni in un composto plastico; test eseguito con una rampa di incremento della temperatura per 40 minuti fino a 800 °C ed ulteriori 20 min a 800 °C.
Il cavo ha riportato i valori di acidità che lo pongono, rispettivamente, nelle classi a3 ( pH = 3.80 conduttività 13,6) e a2 (pH = 4.44 conduttività 2,9).

In conclusione, il cavo realizzato applicando in modo stretto la CPR, e quindi utilizzando la EN 60754-2 a temperature comprese fra 935 °C e 935°C, raggiunge la classificazione B2ca s1 d0 a3.
Se si utilizza la rampa della norma EN 60754-1 si raggiunge invece la classe B2ca s1 d0 a2, migliore in quanto l'aumento graduale della temperatura permette agli additivi di funzionare come previsto permettendo la riduzione delle emissioni di acidità.

PVC4Cables intende ora approfondire quest'ultimo aspetto, vale a dire se sia lo standard EN 60754-2 o lo standard EN 60754-1 quello che rappresenta meglio il comportamento dei cavi in PVC in caso di incendio.

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