9 settembre 2024 13:30

L'industria chimica europea conferma nella prima parte di quest'anno il trend di ripresa, seppur modesto, iniziato nel terzo trimestre del 2023, dopo aver raggiunto il punto più basso della curva, ma si mantiene ancora lontana dai livelli pre-covid.

Secondo la federazione europea del settore chimico, Cefic, la produzione è cresciuta nel primo trimestre 2024 del +2,4% rispetto allo stesso periodo 2023, per poi aumentare ulteriormente del +1,2% nel secondo, ovvero il 4,3% in più rispetto ai livelli del secondo trimestre dello scorso anno. Tuttavia, sottolinea l'associazione, data la mancanza di crescita della domanda, i volumi di produzione non si stanno completamente riprendendo.

Oltre al basso livello di domanda di prodotti chimici, causata dalla debolezza dei settori a valle, il settore sta scontando elevati costi energetici, che rendono meno competitiva l'industria UE anche sui mercati internazionali.

Così, nonostante qualche miglioramento all'inizio dell'anno, il tasso di utilizzo delle capacità produttive, pari al 75,2% nel primo trimestre, rimane ben al di sotto della media a lungo termine dell'81%. L'industria chimica europea ha bisogno di operare in modo redditizio, sottolinea Cefic, ricordando che secondo un sondaggio ifo, alcune aziende chimiche in Europa stanno pianificando "significativi tagli di personale nei prossimi mesi".

Una forte ripresa della produzione chimica nel 2024 è - per Cefic -, improbabile, quando la maggior parte degli utenti a valle dell'industria chimica – automobilistico, gomma e plastica, costruzioni, produzione di computer – mostrano ancora tendenze al ribasso. In particolare, vi sono forti preoccupazioni per i possibili bassi livelli di produzione e di domanda nella seconda metà del 2024 e nel 2025 per automobili e veicoli elettrici.

Se si passa dal livello aggregato a quello nazionale, l'analisi dei dati mostra una situazione disomogenea: la produzione chimica è cresciuta nei primi sei mesi di quest'anno in Germania (+4,9%) e in Belgio (+4,3%) rispetto al 2023. Segno più anche in Spagna (+6,6%), nei Paesi Bassi (+3,8%) e in misura minore in Francia (+1,2%), mentre è rimasta stabile in Italia.

L'attività commerciale della chimica europea è invece diminuita del -2,9% nella prima metà del 2024 rispetto al 2023. Le esportazioni chimiche hanno raggiunto nel primo semestre 113,8 miliardi di euro, in calo rispetto ai 117,2 miliardi di euro della prima metà del 2023 (-2,9%). Sul fronte delle importazioni, il valore è sceso da 101,1 a 89 miliardi di euro, mettendo a segno il calo più rilevante tra i settori manifatturieri dell'UE27.
Nel complesso, considerando i primi sei mesi del 2024, l'avanzo commerciale è aumentato di 8,7 miliardi di euro rispetto alla prima metà del 2023 (+54%), risultato dovuto però a un calo più marcato delle importazioni (-11,9%), piuttosto che a un aumento delle esportazioni.

A livello mondiale, la produzione chimica è aumentata del +6,1% nei primi sei mesi del 2024, con la Cina che da sola rappresenta il 43% delle vendite globali. Nonostante la debole domanda a livello internazionale, la produzione chimica in Cina è cresciuta di oltre il +10% nella prima metà del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023.

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