5 agosto 2024 08:55
La società biotech francese Carbios e il produttore di poliestere SASA hanno firmato una lettera d'intenti che ha come oggetto il licensing del processo di riciclo enzimatico di PET e rifiuti tessili a base poliestere.
In base all'accordo, se il progetto andrà in porto, SASA costruirà ad Adana, in Turchia, un impianto di bioriciclo di PET da 100.000 tonnellate annue di capacità utilizzando la tecnologia fornita da Carbios, ottenendo granuli e fibre poliestere da riciclo biologico.
In questo modo, la società turca diversificherebbe la sua offerta per soddisfare la crescente domanda di materiali sostenibili nell'industria tessile, rivolgendosi principalmente al mercato europeo. Oggi, meno dell'1% dei rifiuti tessili viene riciclato in nuove fibre. Ma le normative europee si stanno muovendo verso l'incorporazione di più contenuto riciclato, almeno il 20% di fibre riciclate entro il 2030; si prevede, quindi, che nei prossimi anni la domanda di poliestere riciclato crescerà in Europa e non solo.
Per Carbios si tratta del secondo accordo preliminare, in poche settimane, per il licensing della tecnologia nel settore delle fibre poliestere, dopo quello siglato alla fine di giugno con il gruppo cinese Zhink (leggi articolo).
Il processo di riciclo biologico messo a punto da Carbios si basa sulla tecnologia C-Zyme, dove un enzima provvede a depolimerizzare PET e fibre poliestere, riportandoli ai costituenti di partenza: acido tereftalico e glicole monoetilenico; questi composti, dopo essere stati purificati, possono essere riutilizzati come monomeri per produrre poliestere con qualità pari al vergine e nuovamente riciclabile a fine vita.
Tra due anni dovrebbe partire a a Longlaville, in Francia, il primo impianto commerciale, con capacità di trattamento pari a 50.000 tonnellate annue (leggi articolo).
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