13 aprile 2023 11:55
L'appuntamento per tutti i soci del Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia (C.A.R.P.I.) è stato fissato per venerdì 19 maggio 2023 presso l’Hotel Ai Pini di Mestre, a Venezia, in occasione dell'Assemblea generale.
Un'occasione di confronto tra operatori e approfondimento dei temi che più interessano il settore del riciclo di materie plastiche, oggi in una fase di delicata transizione, come sottolinea Luciano Pazzoni, Presidente di C.A.R.P.I.: "Non è facile fare il nostro lavoro - commenta -. Essere imprenditore in Italia è già di per sé difficile, ma fare impresa nella gestione dei rifiuti è una vera e propria odissea, anche e soprattutto perché spesso non si riconosce l’importanza di un settore che attualmente assicura lavoro a quasi 5.000 aziende e 23.500 addetti, per un valore aggiunto di circa 10,5 miliardi di euro l’anno”.
“Mi sembra ieri quando il Consorzio muoveva i primi passi - ricorda Pazzoni (nella foto) -. siamo partiti che eravamo solo in 9 a credere in questo progetto e oggi contiamo quasi 60 aziende consorziate su tutto il territorio nazionale che contribuiscono a realizzare con i fatti, non a parole, l’economia circolare in Italia, garantendo così ingenti benefici ambientali, economici e sociali al nostro Paese, oltre che il raggiungimento degli obbiettivi di recupero e riciclo della UE, cosa non di poco conto”.
Secondo il presidente del Consorzio, non è un caso se sempre più gruppi stranieri decidono di investire ingenti capitali per acquisire aziende operanti nel settore dell’economia circolare: "Riconoscono la qualità delle nostre tecnologie e dei nostri prodotti - nota Pazzoni -. Non ci sentiamo di biasimare, ma fa ugualmente male vedere dove siamo arrivati: per quanto ancora sventolerà la bandiera italiana davanti alle sedi delle nostre aziende?"
Forse è presto per parlare di un inizio della fine del Made in Italy settoriale, ma è comunque un sintomo delle molte problematicità che affliggono l'industria del riciclo e che andrebbero affrontate. "Più che cambiare il nome del Ministero dell’Ambiente, forse serve buon senso, stabilità e voglia di fare, altrimenti continueremo a svalutare un’eccellenza italiana come la nostra filiera del riciclo”, conclude.
Con il contributo di:
Consorzio C.A.R.P.I.
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