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Carpi dà appuntamento a Venezia

L'assemblea generale del Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia si terrà il 19 maggio, in una fase di transizione per l'intera industria del riciclo di materie plastiche.

13 aprile 2023 11:55

cda carpi 2022L'appuntamento per tutti i soci del Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia (C.A.R.P.I.) è stato fissato per venerdì 19 maggio 2023 presso l’Hotel Ai Pini di Mestre, a Venezia, in occasione dell'Assemblea generale.

logo carpiUn'occasione di confronto tra operatori e approfondimento dei temi che più interessano il settore del riciclo di materie plastiche, oggi in una fase di delicata transizione, come sottolinea Luciano Pazzoni, Presidente di C.A.R.P.I.: "Non è facile fare il nostro lavoro - commenta -. Essere imprenditore in Italia è già di per sé difficile, ma fare impresa nella gestione dei rifiuti è una vera e propria odissea, anche e soprattutto perché spesso non si riconosce l’importanza di un settore che attualmente assicura lavoro a quasi 5.000 aziende e 23.500 addetti, per un valore aggiunto di circa 10,5 miliardi di euro l’anno”.

Pazzoni carpi“Mi sembra ieri quando il Consorzio muoveva i primi passi - ricorda Pazzoni (nella foto) -. siamo partiti che eravamo solo in 9 a credere in questo progetto e oggi contiamo quasi 60 aziende consorziate su tutto il territorio nazionale che contribuiscono a realizzare con i fatti, non a parole, l’economia circolare in Italia, garantendo così ingenti benefici ambientali, economici e sociali al nostro Paese, oltre che il raggiungimento degli obbiettivi di recupero e riciclo della UE, cosa non di poco conto”.

Secondo il presidente del Consorzio, non è un caso se sempre più gruppi stranieri decidono di investire ingenti capitali per acquisire aziende operanti nel settore dell’economia circolare: "Riconoscono la qualità delle nostre tecnologie e dei nostri prodotti - nota Pazzoni -. Non ci sentiamo di biasimare, ma fa ugualmente male vedere dove siamo arrivati: per quanto ancora sventolerà la bandiera italiana davanti alle sedi delle nostre aziende?"

Forse è presto per parlare di un inizio della fine del Made in Italy settoriale, ma è comunque un sintomo delle molte problematicità che affliggono l'industria del riciclo e che andrebbero affrontate. "Più che cambiare il nome del Ministero dell’Ambiente, forse serve buon senso, stabilità e voglia di fare, altrimenti continueremo a svalutare un’eccellenza italiana come la nostra filiera del riciclo”, conclude.

Con il contributo di:
Consorzio C.A.R.P.I.
Tel +39 041 449055
www.consorziocarpi.com

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