1 settembre 2022 08:46
In previsione del possibile stop delle forniture di gas dalla Russia, il gruppo chimico Evonik sta attuando iniziative per assicurare l'operatività dei siti tedeschi riducendo la dipendenza energetica dal gas naturale. Secondo la società, è possibile sostituire fino al 40% del gas con fonti di energia alternative senza impatti significativi sulla produzione chimica, un volume pari al al consumo annuo di oltre 100.000 famiglie.
La misura più rilevante riguarda Marl, il principale polo produttivo tedesco di Evonik. La nuova centrale a gas per la produzione di energia elettrica sarà alimentata con gas di petrolio liquefatto (GPL) e non più con gas naturale, che sarà così disponibile per riempire gli stoccaggi tedeschi.
Il GPL è composto principalmente da butano, a differenza del gas naturale (GNL), costituito prevalentemente da metano. Il gas di petrolio liquefatto è un sottoprodotto dei processi per la sintesi di derivati C4, presenti anche a Marl, e può essere facilmente reperito sul mercato, ad esempio fornito da BP grazie all'integrazione con la raffineria di Gelsenkirchen, in Germania. Evonik e Siemens Energy, che ha costruito la centrale a gas, stanno collaborando per ottimizzare il funzionamento in vista della sostituzione di GNL con GPL.
Anche la centrale a carbone di Marl contribuisce a garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici del gruppo chimico. Per ragioni ambientali, questa centrale elettrica doveva essere fermata quest'anno, ma la decisione è stata sospesa a causa della penuria di gas. Evonik assumerà ora il personale necessario, investirà nella manutenzione tecnica e si assicurerà adeguate forniture di carbone per garantire la continuità operativa almeno per l'anno in corso.
"Sostituendo il gas naturale con il GPL e mantenendo in funzione la centrale a carbone possiamo rinunciare completamente al gas naturale per il fabbisogno energetico del complesso di Marl, senza alcuna riduzione significativa della produzione - commenta Christian Kullmann, CEO di Evonik -. L'approvvigionamento energetico nei nostri siti europei è quindi ampiamente garantito, anche in caso di interruzione del gas russo".
Evonik ha già individuato interventi negli altri siti tedeschi - Steinau, Essen, Krefeld, Lülsdorf e Wesseling -, dove il gas naturale può essere parzialmente sostituito con olio combustibile. Gli investimenti per la conversione sono già stati avviati.
Per l'insieme dei suoi impianti, Evonik acquista ogni anno circa 15 terawattora (TWh) di gas naturale, la maggior parte del quale viene utilizzato per produrre elettricità e vapore. La Germania rappresenta un terzo del consumo complessivo a livello di gruppo. I siti Evonik fuori dalla Germania, come quello di Anversa (Belgio), sono invece già indipendenti dalle forniture di gas dalla Russia.
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