26 luglio 2022 08:32
Il produttore di materie plastiche Ineos, attraverso la divisione Olefins and Polymers Europe, ha aderito all'iniziativa HolyGrail 2.0 per la marcatura mediante "filigrana digitale" di imballaggi in plastica. Promosso da AIM, Associazione europea dell'industria di marca, il progetto è supportato dalla Alliance to End Plastic Waste e conta al momento oltre 120 aziende.
L'adesione all'iniziativa rientra nell'impegno di Ineos verso un'economia circolare dove tutta la plastica possa essere riciclata e riutilizzata in prodotti di alta qualità, riducendo così l'impronta di carbonio dei prodotti e degli imballaggi in materiale plastico. Rientra in questo programma la famiglia di gradi Recycl-IN a base di polietilene e polipropilene con contenuto riciclato post-consumo fino al 70% e proprietà pari al polimero vergine.
“Le materie plastiche sono essenziali per la nostra vita quotidiana - commenta Rob Ingram, CEO di Ineos Olefins and Polymers North -. Mantengono il nostro cibo fresco e sicuro e ci aiutano a produrre articoli di uso quotidiano come i telefoni o i televisori. Ma riconosciamo e condividiamo le preoccupazioni dei cittadini: lavorando insieme possiamo rendere l'economia della plastica più circolare e aiutare a ridurre i rifiuti".
HolyGrail 2.0 utilizza filigrane digitali incorporate nel materiale plastico utilizzato nella fabbricazione di imballaggi. Si tratta di tag delle dimensioni di un francobollo applicate direttamente su tutta la superficie di un contenitore o etichetta, senza essere visibili ai consumatori. Il motivo della filigrana viene creato attraverso modifiche micro-topologiche del materiale di supporto e replicato per creare un grafico che ricorda un mosaico. Si ottiene così un "passaporto digitale" in cui ogni piccolo frammento del packaging può fornire dati su produttore, materiale impiegato ed eventuale idoneità al contatto con alimenti. Informazioni che vengono lette e interpretate da telecamere ad alta risoluzione integrate nelle attrezzature presenti nei centri di selezione rifiuti.
Le stesse informazioni possono essere lette dagli scanner presenti alle casse dei supermercati o visualizzate dai consumatori finali utilizzando una App su un dispositivo mobile (smartphone o tablet).
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