9 maggio 2022 08:48
Nel corso di Ipack-Ima, tenutasi nei giorni scorsi a Milano, Istituto Italiano Imballaggio e Fondazione Carta etica del Packaging hanno presentato un nuovo strumento, sotto forma di algoritmo, e le linee guida per misurare la sostenibilità di un imballaggio.
"L'obiettivo - ha spiegato Anna Paola Cavanna, Presidente uscente dell'Istituto Italiano Imballaggio e della Fondazione Carta etica del Packaging - è fornire uno strumento utile e aperto a produttori, fornitori e utilizzatori, per valutare l’impatto ambientale dell’imballaggio e indicare la via per migliorarne le performance in ottica degli obiettivi ONU 2030".
"L'Algoritmo - ha sottolineato Cavanna (nella foto) - si concentra sul packaging e non sull’azienda, concepito in modo da garantire un doppio vantaggio: a chi produce imballaggi dà l’opportunità di valutarne la sostenibilità fin dalla fase progettuale, sottoponendo all’esame anche i semilavorati; a chi li utilizza, offre invece la possibilità di mettere a confronto prodotti diversi e maturare scelte sempre più consapevoli". Si tratta, quindi, di uno strumento di orientamento, che non sostituisce però la più completa e normata analisi LCA (Life Cycle Assessment).
Attraverso una semplice procedura di raccolta e input online dei dati, si ottiene un indice, definito “rating di sostenibilità dell’imballaggio”, che fa riferimento all’impatto equivalente di CO2, in linea con i 17 SDGs di Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Accanto al rating, l'Algoritmo indica gli aspetti sui quali bisogna intervenire in un'ottica di miglioramento, con specifico riferimento alle norme del settore in cui l’azienda opera.
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