6 aprile 2022 09:29
Come rispondere alla sfida climatica favorendo circolarità e riduzione delle emissioni di carbonio nell'industria delle materie plastiche? Per rispondere a questo annoso quesito, PlasticsEurope ha commissionato alla società di ricerche SystemiQ lo studio “ReShaping Plastics: Pathways to a Circular, Climate Neutral Plastics System in Europe”, sposandone le conclusioni. Tra queste, la necessità di una forte collaborazione tra l'intera filiera delle materie plastiche e le autorità europee e l'urgenza di un cambiamento a livello di sistema.
L'obiettivo dello studio - elaborato da esperti indipendenti - era valutare criticamente i progressi raggiunti dal settore e il potenziale delle diverse leve per agevolare la transizione verso gli obiettivi fissati dalla UE al 2050 in materia di zero emissioni nette di carbonio e circolarità.
Il rapporto esplora diversi scenari valutando innovazione, impegni e politiche in corso o in cantiere. Propone anche proiezioni su come questi fattori, tra cui le tecnologie emergenti, potrebbero evolversi in un lungo periodo di tempo.
La circolarità si conferma fattore chiave per la riduzione delle emissioni nel breve e medio termine e migliorare la gestione dei rifiuti plastici. Va spronata sfruttando tutti gli strumenti disponibili, quali il riciclo meccanico e chimico, l'uso di materie prime alternative e biobased, la progettazione dei prodotti a fini di riciclo e riutilizzo (ecodesign). É anche necessario un migliore accesso alle energie rinnovabili e a basse emissioni di carbonio.
Il fattore tempo è importante, soprattutto i prossimi 3-5 anni, poiché le decisioni di investimento prese all'inizio degli anni 2020 determineranno se l'industria europea della plastica raggiungerà o meno un'economia circolare e zero emissioni nette di gas serra entro il 2050.
Per ottenere un cambiamento "sistemico" più rapido sono necessari rilevanti investimenti a breve e lungo termine da parte di attori privati e pubblici, ulteriori innovazioni tecnologiche, nuove infrastrutture e modelli di business. D'altra parte, gli autori confermano che la sostituzione della plastica con altri materiali offre margini molto limitati per raggiungere l'obiettivo di azzerare le emissioni nette.
"È giunto il momento di sostituire le materie prime fossili con quelle circolari, che possiedono un'impronta di carbonio significativamente inferiore - commenta Markus Steilemann (nella foto), Presidente di Plastics Europe -. Il rapporto mostra una serie di opzioni e scenari per raggiungere questo obiettivo, che esamineremo attentamente". "Non abbiamo ancora tutte le risposte alle sfide che dobbiamo affrontare - aggiunge -. Ecco perché sosteniamo le richieste del rapporto per una collaborazione più intensa ed efficace con l'intera industria e i responsabili politici". “È incoraggiante che il rapporto riconosca il ruolo vitale svolto dalle plastiche nel raggiungimento dei più ampi obiettivi UE di emissioni nette zero - conclude Steilemann -. Contribuiscono a ridurre le emissioni in altri settori chiave come l'edilizia, l'automotive, l'imballaggio e il medicale, e sono indispensabili nello sviluppo delle tecnologie per l'energia rinnovabile".
Su questa base, PlasticsEurope ha elaborato un pacchetto di proposte, che possono essere così riassunte:
“I nostri associati stanno intraprendendo enormi investimenti e riorganizzando su vasta portata la loro produzione e l'infrastruttura tecnologica - conclude Virginia Janssens (nella foto), direttrice di PlasticsEurope -. Per accelerare ulteriormente la transizione del settore, abbiamo bisogno di un nuovo e più favorevole quadro politico che incentivi meglio gli investimenti e l'innovazione, agevolando un clima di concorrenza creativa. Dobbiamo sfruttare il potere del mercato unico UE e individuare meccanismi e misure per mantenere l'industria europea competitiva a livello globale, mentre la UE punta all'obiettivo net zero".
Per informazioni: ReShaping Plastics: Pathways to a Circular, Climate Neutral Plastics System in Europe
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