Nell'ambito del progetto europeo di ricerca
Life4Film, volto a ridurre il conferimento di imballaggi flessibili in discarica, la tedesca
Stadler ha sviluppato la parte relativa alla
separazione dei
film LDPE dal flusso di rifiuti in un impianto pilota allestito a questo scopo a Granada, nel Sud della Spagna.
Nell'impianto di selezione, le balle di film post-consumo vengono aperte da
vaglio rotante, che provvede anche a separare il contenuto e rimuovere il materiale fine (organico secco). Ciò che resta viene avviato a un
trituratore che riduce la pezzatura del materiale a meno di 200 mm per poter eseguire la selezione ottica. La sezione successiva è basata su un
separatore balistico, che suddivide i materiali in base alla densità, alla forma e alla dimensione. Durante il percorso, un separatore magnetico rimuove i residui ferrosi.
Si ottengono così due distinti flussi:
leggero/piatto (materiale 2D che rappresenta il 90%) e
pesante/rotolante (materiale di scarto). Il materiale fine, con una dimensione inferiore a 65 mm, è vagliato e inviato a scarto insieme al materiale fine del vaglio rotante. Il materiale fine di maggiore densità viene invece inviato a un bunker automatico di stoccaggio degli scarti per un'ulteriore pressatura.
Il materiale valorizzabile, ovvero quello bidimensionale leggero, viene fatto passare attraverso
tre selettori ottici in cascata per la selezione automatica, dato che viene richiesta una purezza in uscita del 95%.
Il primo, grazie a impulsi di aria compressa, separa in positivo il film, che passa quindi al secondo step, dove viene ripetuto il medesimo processo di selezione. Infine, il film passa attraverso un terzo selettore ottico per l'ultimo controllo di qualità.
Ciò che resta è un
film pulito, che viene prima stoccato e poi pressato in balle per essere avviato alle fasi successive:
lavaggio,
essicazione, quindi
estrusione in granuli per finire con il
soffiaggio del film rigenerato, destinato alla produzione di sacchi per la spazzatura. Le ultime quattro fasi avvengono nel polo industriale di
Marchalhendín, vicino a Granada.
L'impianto è in grado di trattare
10.000 tonnellate annue di balle di plastica provenienti da raccolta dei rifiuti urbani e ottenere alla fine del processo circa
4.000 t/a di
granuli di polietilene riciclato. Circa 700 tonnellate saranno utilizzate per produrre film in plastica riciclata per sacchettame, utilizzati da un altro partner del progetto, FCC Medio Ambiente e da alcuni enti locali per i lavori di giardinaggio e pulizia delle strade.
Coordinato dalla spagnola
FCC Medio Ambiente, il progetto Life4Film vede tra i partner, oltre a Stadler, anche l'Università di Granada e le aziende Ibañez Extrusoras, Lindner Washtech, Lindner Washtech Engineering, Erema e il centro di ricerche Aimplas.
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