Il neoministro della Transizione ecologica
Roberto Cingolani ha illustrato la sua visione partecipando in diretta alla Conferenza preparatoria della
Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (
quI il testo integrale).
Tra i temi toccati nel suo intervento, anche quelli dell'inquinamento chimico e della gestione dei rifiuti, dove è evidente il
cambio di passo rispetto all'ex ministro
Costa, quanto meno nell'approccio al problema. Non generici proclami 'plastic free', ma un'analisi che parte dagli aspetti scenitifici e tecnologici prima di formulare una possibile soluzione.
“Viviamo in un’era
chemical intensive, già siamo molto sensibili al problema della
plastica,
materiale geniale che però biodegrada in tempi lunghissimi – ha spiegato Cingolani - abbiamo trovato 'persistent organic pollutants' sulle superfici dei mari e dei fiumi, ma troviamo rifiuti plastici anche a 10mila metri di profondità". Inoltre, secondo il ministro: “Da pochissimi decenni siamo in grado di produrre dei
nanocompositi totalmente artificiali e il nostro
sistema immunitario non è progettato per fermarli, vederli, contenuti in molti materiali che utilizziamo, come le vernici: ottimi per raggiungere importanti traguardi dal punto di vista tecnologico, ma che nello stesso tempo possono portare a problemi molto gravi e per i quali non abbiamo ancora soluzioni”.
Parlando di
rifiuti, Cingolani ha affermato: “Ci sono delle cose che stanno avvenendo su scala planetaria che sono molto gravi: paesi ricchi che
esportano enormi quantità di
materiale plastico in Paesi che poi li riversano nei fiumi e vanno a finire nei mari: questo ciclo non va bene, il trattamento è inadeguato, il
traffico del rifiuto è un problema di natura legale e sociale, sul rifiuto bisognerà fare grandissima attenzione tanto nell’aspetto normativo che in quello scientifico”.
Più in generale, spiegando la sua
visione di transizione: “Più lavoro sul concetto della transizione, più mi rendo conto di quanto sia importante sviluppare un
modello adattivo basato sulla
conoscenza della
situazione e delle istanze presenti - ha dichiarato -. In questo momento difficilissimo, con la pandemia mondiale del Covid, è quanto più necessario conciliare istanze diverse. Siamo in un momento in cui la sofferenza sociale è elevatissima, e non solo l’economia sta pagando un pegno formidabile. Non possiamo né dobbiamo ignorare le difficoltà che si stanno vivendo”.
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