I
Carabinieri del NOE di Alessandria, con il supporto dei tecnici di ARPA Piemonte, l'11 febbraio scorso hanno
perquisito lo stabilimento di
Solvay Specialty Polymers Italia a
Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria, uno dei principali siti italiani del gruppo Solvay, dove vengono prodotti
fluoropolimeri ed altre specialità.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Alessandria, sono servite ad acquisire documentazione "ed ogni altro elemento indiziario" utile alle indagini in corso per le
ipotesi delittuose di “
disastro ambientale” e “
omessa bonifica” in merito a possibili fuoriuscite in falda della molecola battezzata C6O4 appartenente alla famiglia dei
PFAS (sostanze perfluoro alchiliche), introdotte per sostituire i PFOA messi al bando a livello internazionale.
L’impianto - si legge in una nota pubblicata dal Ministero dell'Ambiente (ora della Transizione ecologica) - era già stato al centro di una
complessa indagine avviata nel
2008 sempre dalla Procura della Repubblica di Alessandria che, nel
2019, ha portato alla
condanna definitiva dei vertici dell’azienda per il reato di
disastro innominato colposo. La principale criticità del sito industriale era da attribuire al difetto di manutenzione della rete idrica a servizio dello stabilimento (circa 50 km di tubazioni recanti acque di processo, di raffreddamento, fognarie e di depurazione) talmente deteriorate da originare perdite per circa 300 Mc/h.
Nell’ambito della sentenza era stabilito l’obbligo d
’interruzione del
continuo inquinamento della falda mediante messa in atto di un progetto di
bonifica in grado di ristorare il danno provocato e mitigare il rischio per la salute umana. Le attività di controllo condotte a tutt’oggi - continua la nota - e riscontrate dagli esami svolti da ARPA Piemonte, evidenzierebbero casi di
fuoriuscite in falda anche della nuova molecola
C6O4, peraltro di brevetto ed uso esclusivo Solvay.
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