Il sistema
Ingrinder doveva essere protagonista quest'anno dello stand di
Wittmann Battenfeld a Fakuma, ma l'emergenza Covid-19 ha costretto il costruttore austriaco ad una presentazione virtuale, che non toglie nulla ai contenuti tecnici della soluzione adottata: una cella di produzione compatta per il r
iciclo in linea della
materozza, costituita da una pressa ad iniezione dotata del nuovo preleva-materozze
WP50, di
granulatore integrato e di un
alimentatore monofase, con controllo avanzato della viscosità del melt, particolarmente utile quando si miscela vergine e riciclato. Per garantire massima integrazione, pressa e periferiche, tutte realizzate dal gruppo Wittmann, vengono controllate attraverso l'unità della pressa,
Unilog B8. Disponibile per i modelli più piccoli di presse ad iniezione delle serie EcoPower e SmartPower, il sistema Ingrinder da questo mese è ordinabile a livello globale.
COMPONENTI DEL SISTEMA. All'apertura dello stampo, lo sprue picker Wttmann
WP50 rimuove la materozza e la rilascia in uno scivolo convogliatore, ricavato nel telaio pressa, posto sopra ad un
granulatore G-Max 9, anch’esso integrato ed appositamente modificato per essere alloggiato sotto al cancello di sicurezza posteriore. L’alimentatore monofase Wittmann, tramite una valvola proporzionale
DPV a due vie, dosa il materiale rimacinato con quello vergine e li trasporta alla tramoggia della pressa.
Per controllare le possibili fluttuazioni di viscosità causate dall’utilizzo di materiale rimacinato, entra in gioco il software
HiQ Flow, capace di correggere in tempo reale, all'interno dello stesso ciclo, le
fluttuazioni di viscosità rilevate durante la fase di iniezione; sulla base di un ciclo di riferimento, il punto di commutazione ed il valore di pressione di mantenimento vengono autocorretti in funzione dell'energia di iniezione rilevata.
VANTAGGI. Il principale compito e beneficio offerto dal sistema è la possibilità di
recuperare in linea le
materozze e riutilizzarle nel ciclo di stampaggio, ma la correzione degli eventuali scostamenti di viscosità riduce anche gli
scarti, con un risparmio complessivo di materia prima vergine. Con il riciclo in linea, in caso di utilizzo di materiali igroscopici, non occorre deumidificare nuovamente le materozze prima del loro riutilizzo.