Uno dei più autorevoli istituti di analisi economica, l’
IFO di Monaco di Baviera, in Germania, ha diffuso le stime sui costi del
rallentamento economico causati dal blocco delle attività economiche nei principali paesi europei, misura introdotta per fermare il contagio da
Covid-19.
Gli analisti stimano che un lockdown di due mesi ridurrà la crescita economica 2020 in
Italia tra
8 e
13 punti percentuali, uno scenario peggiore di quello stimato nei giorni scorsi dal Centro Studi di Confindustria, pari al -6% (
leggi articolo), e ogni
settimana aggiuntiva di chiusura, rispetto ai due mesi previsti, produrrà un ulteriore flessione del PIL tra
0,8 e
1,5 punti. In valore, il costo complessivo del lockdown è stimato tra
143 e
234 miliardi di euro, cifra che potrebbe salire a 200–342 miliardi se, invece di due, i mesi di chiusura saranno tre.
La crisi non risparmierà i nostri partner europei: in
Germania il costo del blocco di due mesi delle attività potrebbe costare tra 255 (scenario migliore) e 729 miliardi di euro (scenario peggiore), con un calo del PIL tra il -7,2 e il -20,6%, mentre ogni settimana in più indurrebbe una contrazione del prodotto interno tra lo 0,7 e l’1,6 per cento.
In
Spagna il costo del blocco è valutato tra 101 e 171 miliardi di euro, mentre la flessione della crescita è stimata tra 8,1 e 13,8 punti percentuali, mentre ogni settimana addizionale di chiusura potrebbe causare una perdita di 0,8-1,6 punti. In
Francia, una chiusura di due mesi potrebbe ridurre il PIL di 7,3-12,3 punti (0,7-1,4 punti percentuali per settimana aggiuntiva) e nel
Regno Unito di 7,7-13,0 punti (0,8-1,5 punti ogni settimana addizionale).