Nova-Institute ha annunciato la rosa dei
finalisti del premio “
Bio-based Material of the Year 2020” rivolto alle migliori applicazioni di materiali ottenuti da risorse rinnovabili. I sei finalisti sono stati selezionati da una giuria tra le
17 applicazioni presentate in concorso. I
tre vincitori saranno stabiliti attraverso il voto dei partecipanti della tredicesima International
Conference on Bio-based Materials, in programma il
12 e 13 maggio, quest’anno online e non dal vivo a causa dell’emergenza Covid-19.
Il primo finalista è il
Fraunhofer Institute for Silicate Research ISC (Germania) con
bioOrmocer, un coating biobased funzionale con proprietà barriera destinato a imballaggi compostabili monomateriale, a base di carta, che garantisce piena riciclabilità e compostabilità al termine dell’utilizzo.
Huhtamaki Lurgan è è entrato nella rosa dei sei finalisti con
Fresh, un imballaggio a base di fibre di legno, biobased e compostabile, destinato al confezionamento di carni, alternativo alle vaschette in materiale plastico scuro. Conforme al contatto alimentare, Fresh può essere utilizzato in forno (anche a microonde), senza perdere rigidità col calore. Lo sviluppo del packaging ha visto la collaborazione tra
Huhtamaki,
Saladworks e
Södra nell’ambito di un progetto di ricerca europeo che si concluderà nel luglio di quest’anno. Viene prodotto in Irlanda del Nord da Huhtamaki Lurgan utilizzando macchinari proprietari.
Lam’On è un film da laminazione completamente biodegradabile per stampa e imballaggio, con impianti convenzionali, ottenuto da materie prime rinnovabili come il mais. Lo strato adesivo, solubile in acqua e non tossico, è facile da riciclare al termine della vita utile dell’imballaggio. É stato messo a punto dalla società bulgara Lam’On.
Tra i finalisti c’è anche
Mondi Engineered Materials, selezionata dalla giuria per
Carded Airlaid Carded (CAC), linea per tessuto non tessuto biodegradabile destinato a salviette igieniche, interamente in cellulosa, con struttura a tre strati. La linea dovrebbe entrare in funzione nel corso del 2021.
La società tedesca
Klebebandwerk è stata selezionata per "
monta biopack", nastro adesivo ottenuto per il 90% da risorse rinnovabili: il supporto è un film in acido polilattico (PLA) rivestito con un adesivo a base di gomma naturale. In condizioni di compostaggio industriale, il nastro biodegrada nell’arco di qualche mese in accordo allo standard EN 13432. Il prodotto ha anche ottenuto da TÜV Austria la certificazione “OK compost industrial”. Viene fornito in bobine da 80 a 1.200 metri per applicazioni di imballaggio, sacchetame e florovivaismo.
L’ultimo finalista è la società argentina
Tensac, per l’insetticida e acaricida biobased
Esten 80, che lavora a diretto contatto con gli insetti, avvolgendoli. Il prodotto è ottenuto partendo da acidi grassi derivati da oli vegetali ed è completamente biodegradabile. Il campo di applicazione include numerose colture.
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