28 febbraio 2020 10:45
ENI ha presentato oggi i risultati consolidati dell’esercizio e del quarto trimestre 2019, oltre al Piano Strategico di lungo termine (2050).
Limitandoci alle attività chimiche (Versalis), le vendite di prodotti petrolchimici sono scese l’anno scorso del -13% a 4,29 milioni di tonnellate (4,94 milioni nel 2018), mentre il tasso di utilizzo degli impianti si è ridotto dal 76% al 67%.
RISULTATI VERSALIS. La flessione dei volumi, che nell’ultimo trimestre è stata del 13%, ha interessato tutti i segmenti, con i maggiori cali - segnala ENI - negli intermedi e nel polietilene, a causa della minore domanda da parte dei principali settori di utilizzo, in particolare l’automotive, e dei minori consumi di plastiche monouso per i vincoli normativi e crescente sensibilità al tema ambientale da parte dei consumatori.
Il calo su base annua (-13%) ha scontato anche l’indisponibilità dell’hub di Priolo a causa di un incidente a inizio anno - con successivo ramp-up fino alla piena operatività raggiunta solo a fine luglio - e di altre fermate non programmate, in particolare per i cracker di Porto Marghera e Dunkerque con ripercussioni su tutta la filiera.
Conseguentemente, Versalis ha registrato perdite operative adjusted pari a 268 milioni di euro (124 milioni nel solo quarto trimestre), contro i 10 milioni del 2018. Margini sotto il livello 2018 per il polietilene e cali del 17% e 13% rispettivamente per stirenici ed elastomeri "a causa della debolezza del mercato e della competizione da parte di produttori con strutture di costo più vantaggiose (cracker a etano)”.
CHIMICA VERDE. Nel corso dell’anno Versalis ha rivolto la sua attenzione alla chimica verde e all’economia circolare con il lancio di una linea di prodotti a base di polietilene e polistirene ottenuti da riciclo meccanico di rifiuti plastici (leggi articolo), e sono proseguite le attività propedeutiche al riavvio della produzione su scala industriale di bioetanolo da biomasse nella bioraffineria di Crescentino (leggi articolo).
“La Raffinazione e la Chimica hanno scontato quest’anno scenari particolarmente negativi, mitigati dalle azioni di ristrutturazione messe in atto nel recente passato - ha commentato il CEO d ENI Claudio Descalzi -. Durante l’anno sono proseguite le attività di espansione del business di generazione rinnovabile, delle 'bio-raffinerie', con l’entrata in produzione di Gela, e di miglioramento del profilo carbonico del nostro portafoglio, in preparazione del piano di maggiore espansione che verrà perseguito nei prossimi anni".
PIANO STRATEGICO. Il piano strategico al 2050, per quanto concerne la chimica, punta alla conversione progressiva dei siti esistenti ricorrendo a tecnologie per produzioni più specializzate, “bio” e riciclo delle plastiche, con l’obiettivo di realizzare un flusso di cassa operativo organico cumulato di 400 milioni di euro. I principali punti del piano al 2050 sono:
In coerenza con le linee di medio/lungo termine, il Piano d’Azione 2020-23 prevede:
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