22 gennaio 2020 08:54
EuPC, federazione europea delle aziende che trasformano materie plastiche, torna sul tema della nuova direttiva sugli articoli monouso (SUP) criticandone metodo e finalità e domandandosi come possa conciliarsi la sostituzione delle plastiche con altri materiali che hanno un maggiore impatto sull'ambiente con gli obiettivi del Green Deal UE annunciato nelle scorse settimane (leggi articolo).
Secondo l’associazione: “Scandali ambientali stanno emergendo in alcuni paesi europei a causa di un cambiamento di materiale troppo spinto, poiché le alternative alla plastica sono di gran lunga meno rispettose dell’ambiente, utilizzando più acqua e producendo molta più CO2 ed energia. L'impatto ambientale complessivo della direttiva populistica non è così positivo come indicato l’anno scorso”.
EuPC critica duramente anche le parole del commissario UE all’Ambiente, Virginijus Sinkevicius (nella foto), che in una recente intervista al quotidiano tedesco Die Welt ha ventilato l’ipotesi di introdurre, dopo il bando parziale ai monouso, anche un divieto all’utilizzo degli imballaggi in plastica o l'obbligo ad utilizzare, per questi manufatti, solo plastiche riciclate.
"Speriamo di avere presto l'opportunità di spiegare al commissario Sinkevicius cosa sta succedendo oggi nell'economia reale e quali sono i rischi di rinunciare alla plastica senza una seria valutazione delle conseguenze per la salute, l'ambiente e l’occupazione - nota stizzito il direttore di EuPC, Alexandre Dangis -. Dichiarazioni come ‘vogliamo vietare tutti gli imballaggi in plastica’ comportano ulteriori gravi danni al nostro pianeta in termini di consumo di CO2 e mettono a rischio la salute e i requisiti di sicurezza alimentare per i consumatori dell’UE".
"Ci aspetteremmo, invece, che la Commissione europea garantisca la piena attuazione da parte degli Stati membri, senza deroghe, del divieto di conferire le plastiche in discarica. Tuttavia, vediamo ancora scarse attività in questa direzione e molte azioni conservative in un'Europa frammentata quando si tratta di pianificare la gestione dei rifiuti".
"Il fondo Green Deal fornirà finanziamenti per compensare la perdita di posti di lavoro in Europa e la chiusura degli impianti di trasformazione delle materie plastiche? - si chiede l’associazione -. Le misure fino ad oggi adottate penalizzano i prodotti in plastica e non il comportamento dei cittadini e ciò frena lo sviluppo di un modello di economia circolare".
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