19 novembre 2019 08:42
Nell’ambito di un programma di controlli sull’applicazione dei regolamenti europei sull’utilizzo di sostanze pericolose (Reach, CLP, BPR, PIC e POP), condotto in 15 paesi su 682 prodotti di 405 aziende, è emerso che il 12% dei prodotti esaminati (84 su 682) conteneva sostanze classificate come "estremamente preoccupanti” per la salute umana o per l'ambiente (SVHC, elencate nella Candidate List) in concentrazioni superiori allo 0,1% in peso e che nella stragrande maggioranza dei casi (88%), i fornitori di questi prodotti non rilasciano ai propri clienti, aziende o consumatori, informazioni adeguate sulle sostanze SVHC contenute.
Sulla base dei risultati dell’indagine, l’Agenzia chimica europea (ECHA) raccomanda quindi ai produttori di fornire più informazioni al mercato. "Sono necessari miglioramenti se vogliamo far funzionare il regolamento Reach in tutti i suoi aspetti, contribuire agli obiettivi dell'economia circolare e disporre di una banca dati affidabile come richiesto dalla direttiva quadro sui rifiuti", sostiene Erwin Annys, capo dell'unità di supporto e applicazione dell’ECHA.
I prodotti controllati dagli ispettori sono stati selezionati tra quelli dove è più probabile riscontrare sostanze presenti nella Candidate List del Reach, quali abiti, calzature e tessili per la casa, fili, cavi e accessori elettronici, pavimentazioni in plastica o tessili, rivestimenti murali e altri articoli in gomma e materie plastiche.
L'obbligo di comunicare informazioni a valle della filiera sulla presenza di sostanze SVHC era applicabile a 45 articoli contenenti queste sostanze su 84. Quaranta aziende non l'hanno fatto (89%), mentre 37 su 42 (88%) non hanno fornito il nome della sostanza ai destinatari dei loro articoli.
Tra le imprese che distribuiscono direttamente ai consumatori - afferma l’ECHA - 22 su 43 (51%) risulta non disponesse di informazioni sufficienti per adempiere all'obbligo di fornire ai consumatori le informazioni richieste. I risultati mostrano che, in quasi tutti i casi, all’interno della filiera di distribuzione è stato comunicato solo il nome della sostanza, che potrebbe non essere sufficiente per consentire una manipolazione sicura dei prodotti.
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