18 novembre 2019 08:55
Con il marchio Athlos, la statunitense Cabot ha presentato al mercato, in occasione del K2019 di Düsseldorf, una nuova linea di nanostrutture di carbonio (CNS) destinate alla modifica di materie plastiche, ottenute con una tecnologia proprietaria basata su un processo di deposizione chimica da vapore (CVD).
Grazie alle loro proprietà, quando aggiunti a matrici polimeriche i nanotubi di carbonio reticolati Athlos 100 e 200 consentono di apportare e bilanciare caratteristiche quali schermatura da interferenze elettroniche (EMI), conducibilità, proprietà meccaniche e processabilità e per questa ragione sono particolarmente indicati per applicazioni ad alto valore aggiunto nei settori dell’aerospazio e difesa, automotive, telecomunicazioni e industria elettronica.
É infatti possibile migliorare in modo significativo la schermatura EMI - in modo superiore rispetto ad altre soluzioni basate sul carbonio, afferma la società - riducendo pesi e dimensioni dei componenti, attraverso interventi di metal-replacement. Inoltre - sosteiene Cabot - con i nanotubi Athlos si migliorano le condizioni di pulizia nei processi, grazie a alla bassa contaminazione da polveri.
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