17 ottobre 2019 07:20
Al motto di “Let’s Go Dutch”, il costruttore olandese di presse Stork e la connazionale Brink, specializzata nella costruzione di stampi e automazioni per packaging, mostrano in questi giorni al K2019 due applicazioni di stampaggio veloce di imballaggi.
La prima si basa su una macchina ibrida Stork FoodLine con forza di 700 tonnellate e gruppo di chiusura ad azionamento elettrico, che stampa in Fiera un contenitore da 250 grammi utilizzando uno stampo Brink a otto cavità dotato di tecnologia IML (etichettatura nello stampo) e sistema di ispezione visiva, con un tempo di ciclo inferiore a 4 secondi. La pressa presenta una corsa di apertura di 1200 mm ed è in grado di raggiungere una velocità di iniezione di 750 mm/sec.
Configurata per mostrare il connubio tra risparmio energetico e stampaggio veloce, la seconda isola si basa su una pressa elettrica FoodLine 4400 (440 ton di forza di chiusura), allestita per stampare una vaschetta per formaggio da 1,5 litri di capacità. Lo stampo, sempre fornito da Brink, è dotato di due cavità con IML; anche in questo caso il tempo di ciclo per stampaggio ed etichettatura è contenuto sotto i 4 secondi.
Il costruttore olandese propone il sistema di trasmissione a cremagliera sui movimenti elettrici di chiusura e bloccaggio fino ad una forza di chiusura di 1.000 tonnellate.
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Amut ha avviato in Australia il suo terzo impianto di riciclo in due anni mezzo, con piena soddisfazione del cliente. Dopo il PET è la volta delle poliolefine.