24 luglio 2019 12:08
Covestro conferma le indicazioni per l’esercizio 2019 dopo la pubblicazione dei risultati conseguiti nel secondo trimestre, che vedono un leggero incremento dei volumi venduti nei prodotti core (+1,1%) a fronte di un calo del fatturato del -16,9% a 3,2 miliardi di euro, dovuto ad una contrazione dei prezzi. In flessione anche Ebitda (-53%) a 459 milioni (ma sullo stesso livello del primo trimestre) e i profitti, scesi del 68,7% a 189 milioni di euro.
Nel secondo trimestre dell’anno - afferma il gruppo tedesco in una nota - i margini sono stati compressi soprattutto nei segmenti del poliuretani e policarbonato. Nei primo caso, a fronte di volumi in crescita dello 0,7%, le vendite sono diminuite del 24,3% a 1.489 milioni di euro per effetto dei prezzi più bassi, che hanno impattato negativamente anche sul margine operativo lordo (-70% a 172 milioni di euro).
Nel segmento del policarbonato, i volumi sono aumentati del 4,4%, grazie al buon andamento di settori chiavi quali E/E e costruzioni, mentre sono scesi nelle applicazioni automotive. Le vendite sono diminuite del 15% a 898 milioni con un Ebitda di 154 milioni (-46%), anche in questo caso per la contrazione dei prezzi di vendita.
Risultati che, nel complesso, pur inferiori a quelli dello stesso periodo dell’anno scorso, vanno rapportati ai margini eccezionalmente elevati registrati nel 2018 in alcuni gruppi di prodotti.
"La situazione economica è ancora difficile, poiché permangono incertezze economiche e politiche a livello globale - ha commentato il CEO di Covestro, Markus Steilemann -. Ciononostante, abbiamo raggiunto i nostri obiettivi sui margini e siamo riusciti ad incrementare ulteriormente i volumi nei prodotti principali nel corso del secondo trimestre. Ciò consolida la tendenza verso soluzioni più sostenibili, che siamo in grado di offrire a molti settori industriali”.
Nei primi sei mesi dell’anno, i volumi si sono stabilizzati su quelli dell’anno scorso (-0,4%), mentre il giro d’affari è calato del 16,4% a 6.386 milioni di euro e l’Ebitda è arretrato del 56% a 901 milioni; l’utile si è attestato a 368 milioni, il 70% in meno rispetto al periodo gennaio-giugno dell’anno scorso.
Per l’esercizio fiscale in corso, i vertici del gruppo tedesco stimano una leggera crescita dei volumi, a singola cifra medio-bassa, con un Ebitda compreso tra 1,5 e 2 miliardi di euro.
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