12 dicembre 2018 14:23
Non era mai partito, aveva drenato risorse pubbliche e imposto costi alle aziende e ora chiude. Pochi rimpiangeranno Sistri, il sistema per il tracciamento elettronico dei rifiuti speciali varato nel 2011 e prorogato anno dopo anno fino alla decisione presa oggi dal Consiglio dei Ministri di sopprimerlo, il 1° gennaio 2019, con una misura introdotta nel DL Semplificazioni.
Al suo posto verrà attivato un nuovo sistema di tracciabilità 2.0 gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente, che sulla carta dovrebbe essere più snello ed economico; e fino alla sua piena operatività - fa sapere il dicastero guidato da Sergio Costa - si continueranno ad usare i registri cartacei.
“Il Sistri è stato uno dei più grandi sprechi nella gestione dei rifiuti speciali – ha spiegato il Ministro Costa (nella foto) – un sistema mai entrato effettivamente in funzione, che però ha comportato costi sostenuti dalle imprese coinvolte e dallo Stato che hanno superato i 141 milioni di euro dal 2010 ad oggi”. I conti sono presto fatti: dal 2010 al 2014 sono stati fatturati 290 milioni, 90 milioni dei quali sborsati effettivamente dallo Stato. Dal 2015 al 2018 a fronte di fatture per 66 milioni, sono stati versati 51 milioni. Mentre un ulteriore affidamento per 260 milioni in 5 anni è stato sospeso con la cancellazione del Sistri.
“Il Sistri aveva lo scopo, assolutamente condivisibile e anzi necessario, di tracciare l’intero sistema di rifiuti speciali del Paese, ma non è mai stato operativo – ha aggiunto Costa -. Nel frattempo, le imprese aderenti, quelle con più di 10 addetti, hanno dovuto pagare iscrizioni, adeguamenti tecnologici, aggiornamenti per i mezzi e per il personale e infilarsi in un ginepraio di norme, sanzioni, poi sospese, poi riattivate, quindi nuovamente sospese, esenzioni, eccezioni, nuovi obblighi: insomma un inferno normativo durato otto anni”.
La speranza è che il nuovo sistema di tracciamento superi i limiti e l’eccessiva burocratizzazione del Sistri, pur garantendo un controllo sui rifiuti. “Abbiamo calcolato che attualmente è assicurata la tracciabilità del 65% dei rifiuti speciali – ha dichiarato Costa - L’obiettivo è arrivare almeno al 90% risparmiando soldi e tempo per le aziende”.
Il nuovo Sistri 2.0 dovrebbe costare circa 3 milioni di euro l’anno, rendendo digitale l'intera tracciabilità dei rifiuti e i documenti fiscali, "superando in tal modo il doppio binario cartaceo/digitale e il registro di carico e scarico”.
Nel Decreto Semplificazioni - ha annunciato il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio - il primo articolo è la cosiddetta 'Legge Bramini’, che prevede agevolazioni pubbliche agli imprenditori che devono ricevere soldi dallo Stato: in caso di ritardi nei pagamenti, interverrà un fondo di garanzia gestito dal Ministero dello Sviluppo economico, onde evitare fallimenti, il più noto dei quali è stato quello dell’imprenditore Sergio Bramini, da cui la legge prende il nome. Nel DL, che sarà pubblicato domani in Gazzetta Ufficiale, è contenuta anche una norma che impedirà il pignoramento della casa agli imprenditori da parte dei creditori, qualora il debitore sia titolare di crediti nei confronti di pubbliche amministrazioni.
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Lucy Plast ridisegna la circolarità degli imballaggi secondari puntando su servizi di recupero e gestione del fine vita.