9 novembre 2018 07:43
Che fine ha fatto la plastica recuperata nel Po nell’ambito del progetto “Il Po d’AMare” avviato quest’estate da Corepla? In parte è stata utilizzata dalla società inglese Protomax Plastics per produrre i pannelli in plastica riciclata destinati alla costruzione di casette in kit per rifugiati, un prototipo delle quali è esposto in questi giorni a Rimini nell’ambito di Ecomondo.
Un progetto frutto della partnership tra Corepla e l’ONG Waste Free Oceans (WFO), in collaborazione con Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Castalia, Autorità distrettuale del bacino del Po con il patrocinio del Comune di Ferrara e Aipo, con l’obiettivo di coniugare sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Il materiale riciclato servirà infatti a costruire case rifugio a basso costo per comunità che hanno perso le loro abitazioni a causa di disastri naturali.
L’ONG Waste Free Oceans, nata nel 2011 con sede a Bruxelles, ha sviluppato una serie di progetti denominati “Closing the loop”, realizzati con aziende di tutto il mondo, con l’obiettivo di trasformare i rifiuti raccolti nei mari, nei fiumi e nei campi profughi in prodotti innovativi e sostenibili.
Per il prototipo di casetta esposto ad Ecomondo, i granuli in plastica riciclata da Corepla sono stati inviati all’impianto Storm Board di Protomax Plastics, per essere trasformati in pannelli destinati a comporre i rifugi. I pannelli velocemente montabili e smontabili (il materiale per una casa trova posto su un pallet), al termine di Ecomondo saranno spediti ad Atene (Grecia), per la realizzazione del rifugio in un campo profughi con l’obiettivo di utilizzare in futuro i rifiuti plastici prodotti e raccolti nel campo stesso.
"Il Po d’AMare diventa anche un Po solidale - commenta Antonello Ciotti, presidente di Corepla -. Ci auguriamo infatti che questo progetto sperimentale di raccolta e riciclo della plastica avviato sul fiume possa favorire, oltre alla creazione di reti ed opportunità per i territori, le imprese e il sapere scientifico, anche un concreto strumento per affrontare situazioni di emergenza. Valorizzando così proprietà ed energie di questo materiale”.
Nel frattempo il progetto di recupero di rifiuti nel principale corso d'acqua italiano va avanti: "Nel tratto del Po selezionato stiamo intercettando e provvedendo alla raccolta della plastica attraverso una barriera sperimentale in polietilene e con l’ausilio dei nostri mezzi ‘seahunter', in maniera selettiva e senza alcuna interferenza con il delicato ecosistema fluviale - dichiara Lorenzo Barone, direttore tecnico di Castalia -: adesso ci gratifica sapere che il nostro lavoro ha contribuito alla costruzione del primo prototipo di casetta rifugio”.
© Polimerica - Riproduzione riservata
Loc. Pian D'Assino, snc - 06019 Umbertide (PG)
Tel: +39 0759417862
Web: www.lucy-plast.it - Email: info@lucy-plast.it
Via delle Robinie, 10 - 28040 Mezzomerico (NO)
Tel: +39 032194128 - Fax: +39 0321 961014
Web: www.binovapm.it - Email: info@binovapm.it
Via Savona, 97 - 20144 Milano (MI)
Tel: +39 02.47711169 - Fax: +39 02.47711188
Web: www.plasticconsult.it - Email: info@plasticconsult.it
Via F. de Sanctis, 74 - 20141 Milano (MI)
Tel: +39 02.21118692
Web: www.plasticfinder.it/ - Email: info@plasticfinder.it
Lucy Plast ridisegna la circolarità degli imballaggi secondari puntando su servizi di recupero e gestione del fine vita.