10 luglio 2018 08:51
Dopo Cina e Vietnam, anche la Thailandia ha introdotto pesanti limitazioni all’importazione nel paese di rifiuti elettronici e plastici, vietandone il 24 giugno scorso con effetto immediato lo sbarco nei porti, dopo aver intensificato i controlli per contrastare il traffico illegale di rifiuti pericolosi.
Tutti i container provenienti dall’estero vengono passati a raggi X, e non più a campione come in passato. Inoltre, sono state condotte ispezioni presso 2.240 impianti di riciclo in tutto il paese.
La misura decisa dal Department of Industrial Works (DIW), per ora temporanea, potrebbe diventare definitiva. Sono 26 le aziende autorizzate ad importare rifiuti plastici nel paese, e anche per loro è in vigore il divieto.
Le importazioni di rifiuti plastici hanno raggiunto l’anno scorso le 230.000 tonnellate (120.000 ton nei primi sei mesi di quest’anno), anche se l’Unione europea contribuisce solo per una frazione marginale, non più di 16mila tonnellate.
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