1 giugno 2018 12:36
All’indomani dell’uscita della bozza di Direttiva Europea sulla plastica monouso, sul tema della gestione delle plastiche disperse nell’ambiente interviene anche il Tavolo per il Riciclo di Qualità, coordinamento delle associazioni italiane che si occupano della trasformazione di materie plastiche, raccolta e riciclo, ricerca e ambientalismo: Federazione Gomma Plastica, IPPR-Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo, Corepla, Enea, Ispra e Legambiente (leggi articolo).
L’obiettivo dichiarato è “combattere la dispersione della plastica nell’ambiente, aumentare qualità e quantità del riciclo con progetti mirati e agevolare l’impiego della plastica riciclata in un’ottica di circular economy concreta”. Obiettivo da raggiungere lavorando con un modello multi-stakeholder “in una logica che bilanci un maggiore rigore scientifico alla base delle scelte, con una maggiore sensibilità e responsabilità ambientale dell’industria”.
DECALOGO PER I MONOUSO. Le iniziative prevedono la diffusione di un Decalogo per la corretta gestione delle plastiche monouso (a destra) e la raccolta dei rifiuti in plastica sulla spiaggia di Coccia di Morto (a nord della foce del Tevere) in programma per martedì 5 giugno.
Allo stesso tempo, il Tavolo per il Riciclo di Qualità ha avviato un approfondimento su due questioni rilevanti: il problema della dispersione in mare delle reti da mitilicoltura in polipropilene (PP) e il tema di come aiutare il mercato del riciclato a crescere, per rispondere agli obiettivi della Plastics Strategy Europea.
RETI PER MITICOLTURA. Sulle reti per mitilicoltura - fa sapere il tavolo di coordinamento - è stata avviata una collaborazione con l’Associazione Mediterranea Acquacoltori, una delle principali associazioni del settore a livello nazionale. Ogni anno in Italia si producono 63.000 tonnellate di cozze e per queste si consumano circa 4-500 tonnellate di retine, utilizzate negli allevamenti marini per “sostenere” il grappolo delle cozze durante tutta la sua crescita.
Una parte di queste sfuggono alla raccolta da parte dei pescatori e vengono disperse in mare a causa di incidenti, mareggiate, distrazione, o cattivi comportamenti da parte degli operatori stessi. Il progetto mirato che il Tavolo intende perseguire è volto alla riduzione delle dispersioni (che danneggiano la fauna acquatica e contribuiscono al problema del marine littering) e allo sviluppo di una piattaforma di raccolta dedicata e riciclo di questo materiale, che ha grandi performance tecniche (altissima flessibilità e resistenza) e da cui, una volta depurato dai residui organici e dal sale, si potrebbe ottenere del Polipropilene (PP) di qualità, evitandone lo smaltimento in discarica.
IVA AGEVOLATA. Sul fronte dell’incremento dell’impiego di plastica riciclata, l’indirizzo è verso azioni di sostegno di varia natura: comunicazione, coinvolgimento della filiera e una agevolazione fiscale per le aziende che decidono di utilizzare il riciclato nei propri prodotti, con effetti positivi sul consumatore finale.
Allo studio - fa sapere il Tavolo per il Riciclo di Qualità - c’è una proposta per l’applicazione, in via transitoria, di una aliquota IVA agevolata per i prodotti che contengono una quota minima di plastica riciclata (si ipotizza almeno il 30%).
Ciò darebbe impulso alla green economy, creando un vantaggio concreto per il consumatore eco-consapevole (abbattimento del prezzo finale di vendita), ma anche per la Pubblica Amministrazione (oggi principale mercato del riciclato nelle applicazioni per l’edilizia) che già dovrebbe contemplare per Legge nei propri bandi di gara l’utilizzo di una percentuale di materiali riciclati e fare riferimento, nei propri appalti, ai Criteri Minimi Ambientali del GPP (Green Public Procurement).
Una proposta - spiegano i promotori - che andrà sostenuta sul piano economico-fiscale attraverso uno studio volto a stimare l’impatto del provvedimento, sia in chiave economica (mancato gettito), che ambientale, considerando tutti gli effetti positivi tra cui anche il mancato costo per lo smaltimento in discarica. Una proposta che potrebbe essere sviluppata anche con esperimenti pilota.
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Lucy Plast ridisegna la circolarità degli imballaggi secondari puntando su servizi di recupero e gestione del fine vita.