27 aprile 2018 11:00
Il gruppo forlivese Olitalia, attivo da oltre 30 anni nella produzione di oli e aceti, ha aderito per primo al progetto Plastic No More volto alla riduzione dell’utilizzo di materie plastiche in azienda. Il progetto, partito ufficialmente a gennaio 2018, si pone come primo step l’abbattimento del 30% del consumo di plastiche entro il 2020, di cui il 20% grazie al riciclo e al riuso e il 10% tramite l’utilizzo di materiali alternativi, “sostenibili” e completamente compostabili. In volume, ciò corrisponde ad un taglio di circa 677 tonnellate di plastica l’anno.
“Nello specifico - spiega Gianni Tognoni, Direttore Sales&Marketing di Gruppo Olitalia - il progetto si delinea su tre filoni principali con obiettivi da raggiungere in due anni, dove nel primo perseguiamo l’eliminazione delle plastiche monouso da tutti gli uffici e i reparti operativi, nel secondo promuoviamo l’elaborazione di un piano per il recupero, riciclo e riutilizzo dei materiali plastici presenti in azienda, grazie anche alla sostituzione di tali materiali con prodotti totalmente compostabili, mentre con il terzo filone abbiamo l’obiettivo di creare una rete di stakeholder per sostenere un progetto di ricerca europeo finalizzato al reperimento di nuovi materiali di natura organica”.
“L’attenzione verso l’ambiente e la salute dell’uomo è parte del nostro modo di lavorare, ed è naturale ritrovarla nelle strategie più importanti, come nei gesti più semplici di cui ognuno di noi è protagonista - aggiunge Angelo Cremonini, Presidente di Gruppo Olitalia -. Applichiamo questo approccio a tutta la filiera produttiva ed è per questo motivo che siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione del progetto Plastic No More che avrà risultati concreti e misurabili a beneficio di tutte le generazioni future.”
Alla definizione del progetto Plastic No More ha contribuito un team composto da numerosi partner, con la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, come capofila nelle vesti del professor Silvestro Greco, Responsabile Scientifico: Slow Food International, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Polieco, associazioni Lipu e MareVivo e il supporto di Coldiretti.
Plastic No More - spiegano i promotori - è in linea con i principi e con gli obiettivi posti dalla Commissione europea nel “Circular Economy Action Plan” volto a sostenere tutte le strategie dedicate alla riduzione del consumo della plastica per una sempre maggiore riciclabilità e biodegradabilità. Il progetto, inoltre, punta a creare una filiera aziendale a livello nazionale di recupero e riuso dei contenitori di plastica immessi sul mercato, con la collaborazione di Polieco e la GDO.
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