18 aprile 2018 08:30
A dispetto del bombardamento mediatico che vede le materie plastiche sul banco degli imputati per quasi tutti i problemi ambientali del pianeta (mancano solo i cambiamenti climatici), gli italiani non sembrano lasciarsi influenzare e, anzi, guardano a questo materiale con una sorprendente maturità. O, almeno, è quello che emerge da una ricerca sul valore sociale della plastica nell’economia circolare (“La sfida della plastica: una gestione intelligente per un materiale intelligente”), commissionata da Corepla al Censis e presentata ieri dal direttore dell’Istituto, Massimiliano Valerii, nella cornice della settimana milanese del design.
FONDAMENTALE PER QUASI TUTTI. Frutto di un questionario somministrato ad un campione di mille cittadini italiani, la ricerca mostra che gli italiani, tutto sommato, se non amano la plastica, quanto meno la ritengono molto utile, anzi fondamentale per almeno uno dei principali campi di applicazione: ciò vale per il 96,6% degli intervistati, quota che sale al 98,6% tra i Millennials (giovani nati dal 2000 in poi) e al 97,3% tra i laureati; solo un 3,4% del campione non la considera fondamentale e, forse, pensa di poterne fare a meno.
Come prevedibile il campo applicativo ritenuto più importante è il packaging (il 46% del campione ritiene la plastica fondamentale in questo campo), seguito dalla conservazione degli alimenti (40%) e dagli articoli per la casa (34%); un trittico che conferma la predilezione dei nostri concittadini per il cibo e l'ambito domestico. Seguono i prodotti high-tech e informatica (29%) e, solo al quarto posto, la sanità (27%).
SOPRATTUTTO UTILE. Qual è il principale attributo della plastica? L’utilità, almeno per il 22% del campione, quindi la sua versatilità (14,9%) e, al terzo posto, la riciclabilità (14%). Viene quindi riconosociuto non solo il valore funzionale del materiale, ma anche quello ambientale, aspetto questo meno scontato nell’opinione pubblica. Anche su questo fronte sono i Millennials a sottolineare maggiormente che la plastica è soprattutto utile con il 24,8% a fronte del 20,9% di Baby Boomers e del 22,7% degli Aged. Versatile con il 18% rispetto al 17% dei Baby Boomers e al 6,4% degli Aged.
Ancora più eclatante - considerando le recenti campagne contro la plastica - è che il richiamo al suo negativo impatto ambientale, in caso di abbandono, sia più alto tra le generazioni con età più elevate: infatti, è il 25,8% degli anziani, il 20,9% dei Baby boomers e il 13,5% dei Millennials ad indicare il termine ‘inquinante' come il primo che gli è stato evocato alla mente dalla plastica.
RICICLABILITÀ. I ricercatori del Censis hanno voluto indagare anche sulla consapevolezza degli italiani in tema di riciclabilità, in particolare degli imballaggi, che sono i prodotti più noti ai consumatori e quelli raccolti in modo differenziato. Ebbene, il 96,4% degli intervistati sa che gli imballaggi in plastica possono essere riciclabili per dare origine a nuovi materiali ed il 74,5% dichiara una conoscenza abbastanza approfondita su cosa e come farlo; il 21,9% ne ha una conoscenza generica e solo il 3,6% ammette la sua ignoranza. In questo caso, ad averne una consapevolezza più alta sono le donne (75,3%), i laureati (78,2%) e i residenti nelle Regioni del NordEst (81,4%).
Non stupisce che il 74% dei nostri concittadini ritenga il riciclo utile (però c’è anche un 9% che lo considera inutile), ma perché? Innanzi tutto perché riduce il volume dei rifiuti e il conferimento in discarica (52%), favorisce il risparmio energetico riducendo il ricorso a materie prime o producendo energia (47%) e origina nuove materie prime (46,2%); e quasi un intervistato su quattro ritiene il riciclo utile in quanto favorisce l’innovazione e lo sviluppo di tecnologie più efficienti.
PIÚ BENEFICI CHE SVANTAGGI. Se riciclabile e riciclata, la plastica può aspirare ad avere un apprezzamento sociale. Il 77,4% degli Italiani ritiene infatti che l’attivazione del riciclo e del reimpiego della plastica possa portare ad una situazione in cui i vantaggi legati all’utilizzo della plastica saranno superiori agli svantaggi. Il 45,9% ne è convinto perché attraverso il riciclo la plastica contribuisce alla sostenibilità del pianeta; il 31,5% invece rileva che il riciclo dei materiali plastici crea opportunità di fare impresa e posti di lavoro aggiuntivi e genera innovazione.
Di contro, il 18,8% resta convinto che gli svantaggi siano superiori ai benefici, perché esistono materiale migliori (13,5%) o perché considera troppo complicato il riciclo della plastica (5,3%).
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